Il "Guardasigilli" è il trevigiano Carlo Nordio
Magistrato in pensione, di cultura liberale, era fin dalla prima ora il candidato di Giorgia Meloni. E' un caso l'assenza di qualsiasi esponente veneto della Lega dal Governo.

Un trevigiano occuperà l'importantissima funzione di ministro di Grazia e Giustizia. Si tratta di Carlo Nordio, magistrato in pensione, di cultura liberale, fin dalla prima ora il candidato di Giorgia Meloni, che "ha tenuto il punto", rispetto alle altre richieste e pretese degli alleati.
Un'ipotesi, quella di Nordio, ventilata da tempo. Così aveva risposto, intervistato dal nostro giornale, subito dopo le elezioni del 25 settembre: "Quanto al ministero, dal punto di vista formale la nomina spetta al presidente Mattarella, su proposta del premier, e quindi sarebbe irriverente se mi pronunciassi io. Dal punto di vista sostanziale, essa dipende da vari fattori di valutazione di idoneità personale e di equilibri interni. Ho detto più volte che per la mia preparazione tecnica mi riterrei più adatto in commissione Giustizia, perché è lì che si elaborano le leggi. E anche vero che, avendo visto la situazione disastrata degli uffici giudiziari soprattutto del mio Veneto, la tentazione di entrare al Ministero e di colmare rapidamente gli organici e di implementare le risorse, sarebbe molto forte". Ora quella "tentazione" diventa realtà.
Carlo Nordio è nato a Treviso il 6 febbraio 1947. Magistrato dal 1977, è stato procuratore aggiunto di Venezia e titolare dell’inchiesta sul Mose di Venezia, nonché protagonista della famosa stagione di Mani pulite, con la celebre inchiesta sulle cosiddette cooperative rosse. Negli anni ottanta condusse le indagini sulle Brigate Rosse venete e sui sequestri di persona e negli anni novanta indagò sui reati di Tangentopoli. E’ stato Consulente della Commissione Parlamentare per il terrorismo e le stragi, Presidente della Commissione per la riforma del codice penale e Coordinatore della Commissione di studio di Palazzo Chigi e del Ministero per gli affari regionali sullo status degli amministratori locali. Lo scorso 25 settembre è stato eletto deputato nel collegio uninominale di Treviso.
Il Veneto avrà, nel nuovo Governo, altri due ministri: Adolfo Urso (Sviluppo economico) ed Elisabetta Alberti Casellati (Riforme). E' un caso l'assenza di qualsiasi esponente veneto della Lega dal Governo. Un fatto che, unito alla scelta di Nordio, potrebbe accelerare la frana di dirigenti locali della Lega, già iniziata dopo il rovescio elettorale.
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