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Mini-crescita di inizio anno per le imprese di Padova e Treviso

Indagine congiunturale di Assindustria Veneto Centro, che giovedì 6 giugno alle ore 18.30 al Opendream di Treviso, si ritrova in assemblea. Le scorte spingono gli ordinativi, frenano export e investimenti.

Mini-crescita di inizio anno per le imprese di Padova e Treviso

Mini-rimbalzo dell’industria di Padova e Treviso a inizio anno. Nel primo trimestre 2019 la produzione aumenta su base annua del 1,7% (dallo 0,5% di ottobre-dicembre), ma è l’effetto prevalente della ricostituzione delle scorte, dopo due trimestri consecutivi in contrazione. La domanda interna fragile (+0,4%) e l’export in frenata (+0,4%) infatti, non spostano il trend di fondo dell’attività che resta in rallentamento, confermato dalla debole dinamica di fatturato totale (+0,4%) e ordini (+0,5%). In lento recupero l’occupazione. Peggiorano giudizi e attese degli imprenditori sui prossimi mesi e le condizioni per investimenti, in presenza di spread alto e clima di incertezza interno ed internazionale, economico e politico.

Sono i risultati dell’Indagine Congiunturale realizzata da Assindustria Venetocentro, in collaborazione con Fondazione Nord Est, su un campione di 511 aziende delle due province.

Nel primo trimestre 2019 l’indice della produzione industriale aumenta del 1,7% rispetto allo stesso periodo del 2018, in risalita dal quarto trimestre (+0,5%). Un mini-recupero legato in gran parte alla ricostituzione delle scorte di magazzino, non omogeneo tra i settori, con il metalmeccanico stabile al 1,1% e migliori performance per piccolissime e grandi imprese (+2,0%). Il dato degli ordinativi torna in terreno positivo con un debole +0,5% (dal -1,2%), ma non incide sull’orizzonte di lavoro che permane ridotto (il 33% ha ordini per meno di un mese) e segnala un nuovo rallentamento nei prossimi mesi. Le vendite interne registrano un modesto +0,4% nei primi tre mesi (in discesa dal +1,2%), con dato sopra la media per metalmeccanico (+1,6%), micro e grandi imprese (+2,3%). Gli scambi globali ancora in rallentamento e le difficoltà della Germania raffreddano le vendite all’estero, in aumento di un modesto 0,4% (dal robusto +3,9% nel quarto trimestre). Risultato corale della contrazione delle vendite in Europa (+1,7% dal +4,6%) e del risultato negativo di quelle extra-Ue (-1,2% dal +2,6).

L’indice dell’occupazione è in lento recupero su base annua: +0,5% (dal precedente +0,3%), con dato migliore per il metalmeccanico (+0,9%) e per le piccole imprese (+1,8%).

L’attività produttiva spinta dalle scorte non rende visibile a breve un’inversione di rotta decisa. Il rialzo del prezzo di greggio e non-oil spinge i prezzi delle materie prime, in aumento per il 43,4%. Spread e tassi irrigidiscono le condizioni di accesso al credito, con commissioni bancarie in aumento per il 30,4% (32,0 nel metalmeccanico) e rialzo dei tassi di interesse per il 15,9% (17,1 nel metalmeccanico). Liquidità tesa per il 16,1%; pagamenti in ritardo per il 19,6.

 

Ancora in calo la fiducia delle imprese sui prossimi sei mesi, a fronte di rischi al ribasso per gli scambi globali, spread in rialzo e possibile stretta del credito e il clima di incertezza politica interna. La produzione è attesa in crescita dal 26,2%, in calo dal 17,4% (saldo di opinione +9). Peggiorano le attese sugli ordini interni (saldo -9), migliore tenuta per gli ordini esteri (saldo +16). Prevalgono i giudizi di stabilità per l’occupazione (68,4%), il 36,7% prevede assunzioni nei prossimi sei mesi. Il clima di incertezza interno ed internazionale, da un lato, e il sostanziale depotenziamento degli incentivi fiscali, dall’altro, raffreddano gli investimenti, previsti stabili o in crescita dal 77,3%. Il 19,5% li aumenterà (otto punti in meno del primo trimestre 2018), il 57,8 li manterrà stabili. L’incertezza domina il sentiment degli imprenditori sulla situazione economica italiana (66,0%) e sulle aspettative tra sei mesi i pessimisti sono la maggioranza (54,3% dal 19,5 nel primo trimestre 2018).

 

Un’industria dal valore aggiunto “tedesco”. Padova e Treviso rappresentano  uno dei territori chiave dell’economia nazionale e un polo manifatturiero di riferimento, omogeneo e complementare nei settori. L’industria genera il 40% del valore aggiunto manifatturiero del Veneto e il 5,6% di quello italiano (13,9 miliardi di euro, 16,4 mld con le costruzioni - 2016 ultimo dato disponibile). Nel 2018 è di 23,5 miliardi di euro il valore delle esportazioni, ossia il 37,2% del totale veneto e il 5,1% di quello nazionale. L’attivo commerciale è di 9,8 miliardi (66,4% del Veneto). Un’area con numeri da record per dinamismo e innovazione imprenditoriale, crescita, export, che si candida a saldare il terzo vertice del nuovo triangolo industriale, che va da Milano a Bologna al Veneto centrale.

 

La centralità dell’impresa, non solo economica ma sociale, civile e culturale, per una stagione di vero cambiamento, l’urgenza di adeguate politiche industriali ma anche di una svolta culturale delle forze di governo che hanno sin qui espresso un pregiudizio nei confronti delle imprese, saranno i temi al centro della prima Assemblea Generale diAssindustria Venetocentro Imprenditori Padova Treviso (seconda territoriale di Confindustria con 3.300 imprese e oltre 160.000 addetti) - “Impresa Responsabilità Futuro” - che si terrà giovedì 6 giugno, con inizio dei lavori alle ore 18.30, al Opendream (area ex Pagnossin) di Treviso (via Noalese, 94).

I lavori saranno aperti dalla relazione del Presidente di Assindustria Venetocentro, Massimo Finco. Seguirà l’intervento di Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo. Quindi la conversazione con Antonio Calabrò, Vice Presidente di Assolombarda Confindustria Milano, Monza e Brianza, Lodi e Direttore di Fondazione Pirelli. A seguire il confronto con Marco Bentivogli, Segretario generale Fim Cisl, Carlo Bonomi, Presidente di Assolombarda Confindustria Milano, Monza e Brianza, Lodi. Conduce Andrea Cabrini, Direttore Class CNBC. Le conclusioni saranno di Maria Cristina Piovesana, Presidente di Assindustria Venetocentro.

Nel corso dei lavori Maria Cristina Piovesana assumerà la carica di Presidente di Assindustria Venetocentro per il prossimo anno, alternandosi con Massimo Finco che sarà Presidente Vicario. Nella Parte Privata, l’Assemblea eleggerà il primo Consiglio Generale unitario dell’Associazione.

L’evento è sostenuto da Intesa Sanpaolo e da Alperia - Sum, MVT, Sace Simest, Umana, con il contributo di ABS Group, Bevande Futuriste, Dotto Trains, Forno d’Asolo, Goppion Caffè, L’Incontro, Magis, Opendream.

Fonte: Comunicato stampa
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