Piano regionale contro la povertà: da "lobby dei poveri" diventi strumento di giustizia sociale
Nota delle associazioni riunite nell'Alleanza contro le povertà: “Il Piano è un punto di partenza importante, che apprezziamo nell’impianto complessivo per lo sforzo di tracciare un nuovo percorso”.

Questo il parere sul Piano Povertà approvato ieri dalla Giunta Regionale del Veneto espresso dall’Alleanza regionale contro la povertà in Veneto, dopo l'Audizione a cui l’Alleanza ha partecipato in rappresentanza delle 15 organizzazioni che la compongono.
Costituita formalmente il 1° giugno 2018 l'Alleanza regionale contro la povertà in Veneto è formata, ad oggi, da: Acli sede regionale del Veneto, Anci Veneto, Associazione Banco Alimentare del Veneto onlus, Azione Cattolica delegazione veneta, Caritas delegazione veneta, Cgil Veneto, Cisl Veneto, Uil Veneto, Cnca, Confcooperative - Federsolidarietà Veneto, Federazione Nazionale Società di San Vincenzo de Paoli - Coordinamento Interregionale Veneto Trentino, Federazione Italiana Organismi Persone Senza Dimora, Forum Regionale del Terzo Settore, Save the Children, Umanità nuova - Movimento dei Focolari.
Nella nota firmata per l’Alleanza da Christian Rosteghin, si sottolinea che “le esperienze del Sia e del ReI, pur con tutti i loro limiti, hanno rappresentato senza dubbio una occasione importante per costruire un modello di intervento sociale capace di promuovere un nuovo welfare di comunità. Al centro ci devono essere sussidiarietà e solidarietà, centralità della persona e del lavoro, riconoscimento delle soggettività, dello scambio, della reciprocità, della rete, dell’empowerment.
All’Alleanza contro la povertà, tra tutti i dati riproposti - anche per esperienza diretta attraverso i servizi e i progetti attivi sui territori che rappresentano davvero una peculiarità ed un prezioso tesoro veneto - preoccupa l’aggravamento degli squilibri nella redistribuzione della ricchezza che va ad allargare la forbice sociale e fa perdere di vista i cardini della giustizia sociale, principio fondamentale per uno sviluppo equo e sostenibile. Da “lobby dei poveri” auspichiamo che il Piano sia il primo passo per costruire politiche coraggiose e determinate, capaci di ricostruire benessere per tutti, fuoriuscita dalla solitudine, autentica speranza”.
In tal senso, conclude la nota, “siamo sicuri che la Regione – così solerte nell’approvazione del Piano stesso - si farà garante sui tempi di realizzazione delle azioni previste, sul monitoraggio e sulla verifica dei risultati delle diverse azioni; oltre che nell’azione di rafforzamento, di coordinamento ed integrazione fra i servizi presenti nel territorio –anche attraverso un adeguata strutturazione e sostegno degli Ambiti Territoriali- per superare le frammentazioni ed aumentare le connessioni”.
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