Zaia si rimangia i contributi
Smantellato la manovra di aprile che conteneva anche finanziamenti indispensabili per realizzare interventi e progetti in comuni e parrocchie del territorio veneto.

Enti locali e associazioni in crisi dopo l'improvvisa e improvvida decisione della Giunta Zaia di cancellare una manovra di assegnazione contributi decisa lo scorso aprile. A denunciare l'accaduto è il consigliere regionale del Pd Andrea Zanoni. “Nell’aprile scorso la Giunta Regionale e la Maggioranza vararono una Manovra Finanziaria (la Legge Regionale n. 6 del 27.04.2015 “Legge di Stabilità”) che conteneva alcune scelte che avevamo duramente contestato. E’ ancora viva la memoria di quei 50 milioni di euro passati alle cronache come “emendamento-marchetta”, costruito e approvato per scopi che, in larga parte, erano di pura natura propagandistica, alla vigilia delle Elezioni Regionali. Ora, con la Legge Regionale n. 97 del 9.10.2015 “Razionalizzazione della spesa reginale”, a quella vergogna giustamente cancellata se ne aggiunge un’altra. In nome di un provvedimento di razionalizzazione della spesa, Zaia ha, infatti, smantellato la manovra di aprile che, al netto degli stanziamenti-spot, conteneva finanziamenti realmente indispensabili per realizzare interventi e progetti. Sia a beneficio delle comunità locali che attraverso le attività di enti e associazioni del vasto tessuto sociale veneto. Sono stati revocati i fondi a favore di associazioni, parrocchie, asili e Comuni”.
In problema maggiore nasce dal fatto che le amministrazioni locali, in base a quanto già approvato con la Finanziaria regionale 2015, hanno inserito nei propri bilanci precise voci di spesa e precisi impegni. “Analogamente - continua Zanoni -, tante Associazioni si trovano già esposte economicamente per aver avviato progetti per i quali ora non c’è più traccia di stanziamento. Sorprende, di fronte a tagli di consistenti entità, il silenzio di tanti amministratori e delle associazioni: la speranza, oggi, è che qualcuno si faccia avanti e chieda i danni alla Giunta Zaia".
"E’ una vicenda senza precedenti - conclude Zanoni - che ha il sapore della beffa, dell’inganno e che vogliamo denunciare perché rappresenta l’emblema di come questa Regione è governata in modo del tutto inadeguato con un atteggiamento totalmente strumentale, rivolto a logiche di opportunismo politico e incurante dei gravi boomerang che ne derivano per i territori veneti".
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