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Scuola in Veneto: stabili i numeri degli studenti con disabilità
Sostanzialmente stabile il numero di studenti con disabilità presenti nelle scuole del Veneto. Rispetto al 2022/2023, l’anno scolastico 2023/2024 ha visto una crescita contenuta tra lo 0,4 per cento e l’1 per cento nei diversi gradi scolastici. Nelle scuole secondarie di secondo grado sono gli Istituti professionali a raccogliere il maggior numero di studenti con disabilità, con una incidenza media sul totale degli alunni del 7,6 per cento. Ai licei risultano affidati un numero più consistente di studenti con disabilità “con gravità”, dove questi sono il 76,3 per cento. Le province che mostrano una variazione percentuale maggiore di studenti con disabilità sono Treviso per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, la primaria e la secondaria di primo grado, mentre per la secondaria di secondo grado risulta essere Padova.
Questi, in sintesi, i dati emersi dalla “Rilevazione dati dell’anno scolastico 2023/2024 sulle tipologie di disabilità” realizzata dall’Usr Veneto Ufficio II. Sono stati attivati due monitoraggi interni: il primo, dopo la chiusura delle iscrizioni (situazione di diritto), il secondo all’inizio dell’anno scolastico 2023/2024 (situazione di fatto), finalizzati a raccogliere i dati relativi agli studenti con disabilità e alle tipologie di diagnosi presenti negli Istituti del territorio regionale.“Questo rapporto si inserisce nella costante attenzione che l’Usr per il Veneto dedica al tema della disabilità - ha dichiarato il direttore generale Marco Bussetti -. Uno strumento che consegniamo ai nostri dirigenti, al personale e a tutti i portatori d’interesse (stakeholder) per comprendere le necessità e le eventuali urgenze. Il quadro che emerge credo dia le dimensioni dell’impegno e la sollecitudine che la scuola veneta dedica alla disabilità. Particolare attenzione riserviamo al tema del disagio del comportamento”.
L’indagine ha preso in considerazione gli alunni di tutte le scuole statali del Veneto (suddivisi per province) per un totale di 558.835 alunni. Sono 21.268 gli studenti con disabilità presenti (3,8 per cento dell’intera popolazione scolastica): 1230 nell’infanzia, 8880 nella primaria, 5947 nella secondaria di primo grado e 5211 nella secondaria di secondo grado.
Nelle province di Belluno, Rovigo e Vicenza l’incidenza risulta superiore alla media veneta in tutti i gradi scolastici, mentre nella provincia di Treviso il dato si registra nella scuola dell’infanzia, e nella provincia di Verona si osserva nella scuola primaria e secondaria di I grado.Analizzando le certificazioni nella scuola dell’infanzia, gli alunni “con gravità” sono il 76,6 per cento degli alunni con disabilità, nella scuola primaria risultano il 54,5 per cento, nella scuola secondaria di I grado sono il 45,8 per cento e nella scuola secondaria di II grado si registra un valore pari al 52,9 per cento. Le province che si collocano sopra la media veneta del 52,9 per cento in tutti i gradi scolastici sono la provincia di Treviso (63,5) e di Padova (61,9).La percentuale più elevata di studenti con gravità nella scuola secondaria di II grado si rileva nella provincia di Padova (65,8 per cento). Nella secondaria di secondo grado si registra che il numero minore di studenti con disabilità riguarda i licei 1,2 per cento, ma con una maggior incidenza di studenti con disabilità grave, il 76,3 per cento. A Treviso c’è la percentuale maggiore di studenti con disabilità grave iscritti nei licei ovvero l’85,1 per cento. Al contrario gli Istituti professionali presentano un numero maggiore di studenti con disabilità, ma percentualmente con minore gravità.Analizzando le diagnosi (le certificazioni) di disabilità - tenendo conto che ai fini dell’inclusione scolastica possono essere indicate una o più diagnosi parallele senza la specificazione della disabilità prevalente e quindi non c’è corrispondenza numerica tra diagnosi e alunni - si evidenzia che la tipologia di disabilità che maggiormente ricorre è il disturbo del comportamento, in particolar modo il “disturbo del comportamento esternalizzante”.
Si tratta di un disagio dell’alunno che si riversa all’esterno, provocando alterazioni dell’ambiente circostante (aggressività, oppositività, trasgressione, ecc.). Nel Veneto sono 8912 le diagnosi di questo tipo, pari al 26,7 per cento del totale. Segue la disabilità intellettiva 21 per cento, il disturbo del linguaggio 18 per cento, la disabilità psico-relazionale con il 14,7 per cento. Percentuali più basse per la disabilità neuromotoria 10,4 per cento, le sindromi genetiche (3,8), la disabilità uditiva (1,9) e la disabilità visiva (0,9).Il disturbo maggiormente riscontrato nella scuola dell’infanzia risulta la disabilità psico-relazionale (40,7 per cento), mentre nella scuola primaria i disturbi più diagnosticati risultano il disturbo del comportamento esternalizzante (26,2) e il disturbo del linguaggio (26,0). Nella scuola secondaria di I grado il 32,6 per cento delle diagnosi riguarda il disturbo del comportamento esternalizzante e nella scuola secondaria di II grado la disabilità intellettiva costituisce il 28,9 per cento delle diagnosi.Completa il rapporto un’analisi dei dati a livello provinciale. Tranne Verona il disturbo registrato con maggior frequenza è quello del disturbo del comportamento esternalizzante.La rilevazione è stata pubblicata per intero sul sito dell’Usr Veneto all’indirizzo: https://istruzioneveneto.gov.it/wp-content/uploads/2024/04/REPORT-disabilita-2023-2024.pdf.