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Camminata Laudato si’ a Santa Cristina per sensibilizzare sulla salvaguardia del creato

Una bella partecipazione all’iniziativa promossa da parrocchie e associazioni, anche con un riferimento alle antiche rogazioni

Sono stati in tanti, lo scorso 25 aprile, a unirsi alla speciale preghiera itinerante, tra le vie di Santa Cristina, per la prima edizione della camminata Laudato si’, organizzata dalle parrocchie di Santa Cristina e Quinto insieme all’associazione Cultura e tradizione contadina. Un percorso di circa 2 chilometri, tra strade secondarie e sentieri naturalistici, che ha voluto mettere al centro una riflessione sul creato, da intendersi come un dono da conoscere e soprattutto da salvaguardare. Canti, letture e preghiere - tutti ispirati o tratti dall’enciclica di papa Francesco Laudato si’ - hanno fatto da guida lungo il percorso, accompagnato anche dalle voci del coro folcloristico Palio di Zero Branco e dalla presenza di tanti soci del gruppo Tabari di Santa Cristina.

Un documento, quello della Laudato si’, che nelle parrocchie di Santa Cristina e Quinto come in altre comunità della diocesi, ha dato anche il nome a un gruppo di persone impegnate da circa un anno a proporre alla comunità iniziative e progetti legati proprio alla salvaguardia del creato. Una sensibilità che ha guidato anche la camminata dello scorso 25 aprile, e che ha voluto arricchire quella che, in un qualche modo, è stata anche una rievocazione - ma con gli occhi di oggi - delle antiche rogazioni, le processioni propiziatorie per la buona riuscita delle semine, che per tanti anni venivano organizzate anche nel nostro territorio. Non è un caso, quindi, che a guidare il percorso - come per le antiche rogazioni - ci fosse una grande croce in legno, con l’immagine di Maria e il bambino, accompagnata da alcune grandi foglie d’albero. Da segnalare, poi, che gli organizzatori, per la redazione dei contenuti utilizzati durante la camminata Laudato si’, hanno collaborazione con il centro di spiritualità e cultura don Paolo Chiavacci di Crespano, oltre che con la Commissione diocesana di Pastorale sociale e Salvaguardia del creato. (Alessandro Bozzi Valenti)

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