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Condividere il cammino di Santiago

Bom dia alegria - Santiago per tutti
18/09/2025

Dia de Santiago ST. James Day 25 Julho/July

Il cammino di Santiago ha una storia antica. Ogni anno pellegrini da tutto il mondo percorrono il cammino di Santiago di Compostela. Il 25 luglio si celebra il giorno di Santiago, una data di grande importanza religiosa e culturale, soprattutto per i pellegrini che si trovano sul Cammino di Santiago, ed è anche un giorno festivo nella provincia autonoma della Galizia, Spagna. Santiago di Compostela è il luogo in cui si ritiene che l’apostolo San Giacomo (conosciuto anche come San Giacomo il Maggiore) sia stato sepolto. La città di Santiago di Compostela, in Galizia, Spagna, si è sviluppata attorno al luogo della sua tomba, divenendo un importante centro, luogo di pellegrinaggio durante il Medioevo, ed è rimasto tale fino ai giorni nostri. All’interno della cripta della Basilica Cattedrale di Santiago sono custodite le reliquie dell’apostolo San Giacomo il Maggiore ed è usanza abbracciare la statua di San Giacomo che è sull’Altare maggiore.

La sfida

Autunno 2024: “Ehi andiamo a fare il Cammino di Santiago??? Vieni?? Dai?! “ - “OK!”

Accetto così una sfida, a cuor leggero e... combinando impegni di lavoro e di famiglia, riusciamo ad individuare il periodo per osare.... e acquistiamo i biglietti per il volo Venezia-Porto andata e.... va bene acquistiamo anche il ritorno! 28 luglio 2025 – 11 agosto 2025, abbiamo nove mesi per organizzarci, informarci e sognare!

Sono donna, madre, prof, sulla soglia dei 50 e questo cammino accende mille pensieri...

“Fatti il letto. Fai il letto a qualcun altro. Fai domande. Fai errori. Ama ferocemente. Perdona velocemente. Lascia andare. Cresci.”

“Ti consumeranno le decisioni che rimandi, perché l’attesa perpetua non è calma: è sospensione, ed è nel vuoto che l’ansia cresce.”

“La vera cura non è evitare il dolore, ma attraversarlo con coscienza. Scoprendo che dietro ogni parola detta, ogni scelta compiuta e ogni paura affrontata c’è un frammento di libertà che ti attende.”

Sono tanti i pensieri e le riflessioni nei mesi prima della partenza, anche per vari eventi accaduti in famiglia, alcuni gioiosi altri dolorosi.

Consapevoli che non sarà una passeggiata, iniziamo ad allenarci ma soprattutto ad informarci in merito agli aspetti tecnici per affrontare circa 300 km a piedi in piena Estate. Consapevoli che dentro ognuno di noi camminando si crea il cammino e se non cammini dentro di te... a che serve el camino?

Inizio il mio cammino

Il tempo scorre e arriva il giorno della partenza: tanta emozione, come andrà? Snocciolo le tappe: Venezia – Porto: Sè Cattedrale di Porto: prendi le credenziali e goditi il tramonto, poi al mattino vai a Matosinhos e inizia il cammino lungo la costa dell’Oceano passando anche per Praia do Cabo do Mundo (un nome un perchè) poi raggiungi Vila do Conde attraversando anche Rua da Alegria (messaggi subliminali?!?)

Comprendo che mi viene richiesta forza fisica, ma soprattutto spirituale, perché la fatica che senti sulle gambe e il peso dello zaino ti fanno camminare dentro di te e arrivano domande e cerchi risposte e.... convinta che “se davvero lo vuoi: lotterai., l’otterrai e lo terrai....” in realtà umilmente scopri e tocchi con mano che non tutto dipende da te e guardi in alto, in cielo e speri e preghi affidando ciò che è più grande di te a Chi è più grande di te.

Mentre scrivo mi si riempiono di lacrime gli occhi. Emozioni, tante, domande senza risposte, e ancora oggi le affido, mi affido, perché umanamente arrivo fin là.... Lo accetto e vado avanti.

Il giorno dopo: altri 25 km, sole e caldo accompagnati dalla fresca aria che arriva dall’Oceano, così arriviamo a Esposende ed entriamo in un’altra chiesa, come ingenui turisti per apporre il timbro sulle credenziali e accade che riceviamo un regalo: il messaggio di papa Francesco “che impariamo a essere felici”, ricevuto da padre Avelino Filipe Marines a Esposende. Un messaggio tosto, che arriva dritto al cuore, oltre il livello razionale che spesso mi accompagna. Disarmata, mi soffermo su “Essere felici significa trovare forza nel perdono, speranza nelle battaglie, sicurezza nella nostra paura interiore, amore nei nostri insuccessi. (...) Essere felici è una conquista di chi viaggia dentro il proprio essere. Essere felici significa smettere di essere vittima dei propri problemi, diventare protagonisti della propria storia. (...) E’ ringraziare Dio ogni mattina per il miracolo della vita. (...) E se commetti un errore lungo il percorso, ricomincia da capo”.

Dall’Oceano alla variante Espiritual

Tappe successive: Viana do Castelo, Caminha e super sosta fronte Oceano su un chiringuito!!! Wow! Yeah! Una tappa spettacolare: dopo boschi di eucalipto e profumi di erbe aromatiche selvatiche, piante secolari e torrenti, lasciamo il percorso lungo la costa dell’Oceano per immetterci nel percorso portoghese interno e passare dal Portogallo alla Spagna.

Poi, ancora: lungo il fiume Minho arriviamo a Tui, O Porrino, Redondela, Pontevedra edil dubbio: in Spagna e Portogallo iniziano gli incendi e non sappiamo come continuare il percorso. Ci informiamo e speriamo di aver scelto bene, quindi optiamo per la variante Espiritual, come preventivato, o meglio, come da me sperato: alloggiamo ad Armenteira vicino al Monastero: Albergue de Peregrinos San Ero De Armenteira e lì riceviamo la Benedizione del Pellegrino nel Mosteiro de Santa Maria da Armenteira assieme ad altri pellegrini. Un momento di condivisione intensa: la Benedizione in sette lingue per noi cittadini del mondo e viandanti su questa terra.

Il mattino seguente procediamo per Vilanova de Arousa, lungo il sentiero dei mulini e dell’acqua, ancora immersi in un bosco profumato di natura. L’indomani avremo preso la Barca do Peregrino, con la via Crucis Maritimo – Fluviale che ricorda la barca di pietra che trasportò il corpo senza vita dell’apostolo Santiago decapitato in Terra Santa, vedremo le diverse croci di pietra sulle rive del Rio Ulla, passando accanto agli allevamenti di cozze. In certi Ostelli abbiamo preparato semplici cene, in altre situazioni eravamo coinvolti in tavolate di pellegrini, qui, a Vilanova de Arousa ci siamo tuffati in una sagra paesana e abbiamo goduto della paella, del polpo, delle cozze della tipica cucina locale, brindando con sangria e il dolce di Santiago! Ehm, l’aspetto enogastronomico è parte della cultura, quindi, come turisti/pellegrini, abbiamo voluto vivere il cammino con una certa calma per vedere e apprezzare chiese, monumenti, ponti e strutture medievali, sagre e cibi locali, incontri e scambi con persone del posto ed altri pellegrini che camminavano con motivazioni diverse: spirituali, sportive, culturali...

L’ultimo tratto

Scendiamo dalla Barca a Padron e stravolgiamo completamente i programmi. Inizialmente, consigliati da una giovane italiana incrociata lungo il percorso e sostenuti dal Presidente dell’associazione volontari del Cammino di Santiago di Pontevedra, incontrato per caso lungo la variante, avremmo voluto raggiungere Herbon e pernottare nell’ostello donativo (non prenotabile) nei pressi del Monastero. Ahimè, dopo giorni di cammino con piede dolorante, il dolore passa all’anca e a causa di questo rallento molto il mio andare. Decidiamo, quindi, di cambiare programma. Concordiamo che io procedo lentamente da sola e gli altri si dirigono direttamente verso Santiago per individuare un ostello e trovare posto per pernottare; in questo modo il giorno successivo avremmo percorso pochi km per raggiungere con calma Santiago.

In queste poche ore di cammino in solitaria ho ripensato alle persone incontrate con le quali abbiamo scambiato qualche pensiero, informazione, risata. Sorrido, perché è stato utile l’inglese, ma di più il nostro dialetto, molto simile al portoghese, allo spagnolo e al Galiziano. Strada facendo, alcune persone incontrate 50 – 100 - 200 km prima, le ho ritrovate in tappe successive, alcune di fronte alla Cattedrale di Santiago e sembrava di aver ritrovato vecchie amicizie tanto era la serenità del dialogo tra noi.

Comunque, con la mia anca dolente, e ammetto qualche km in autobus, sono arrivata a O Milladoiro in un Albergue, nato da un progetto parrocchiale, e qui, con grande soddisfazione, abbiamo preparato una sana cena consumata attorniati da altri gruppi di pellegrini. Condivisione di fatica, di intenzioni, di riflessioni e serenità personale nonostante la mente rimbalzasse su quanto e chi è rimasto a casa.

Km 0

Ultima giornata di cammino, ultimi 7 km e ci dispiace. Pur avendo gustato le opportunità incontrate durante il cammino, stanchezza permettendo, mi dispiace, ci dispiace arrivare a Santiago. Eccoci: Santiago di Compostela di fronte alla Cattedrale! Sinceramente un po' disorientati, immediatamente si accende il desiderio di progettare il prossimo cammino e magari arrivare a Finisterre, al Faro di Fisterra, meta di cui abbiamo parlato ma che in questa occasione non saremo riusciti a raggiungere.

Siamo rimasti un giorno e mezzo a Santiago, per riuscire a visitare la Cattedrale e la città e per poter vivere la Messa del Pellegrino, alla domenica, ore 12.00, riuscendo così a visitare la cripta con le reliquie di San Giacomo. Poi....sorpresa: alla fine della messa, il rito del Botafumeiro! Questa messa è stata un’ulteriore occasione di mondo, di umanità, di percezione del Significato del Cammino. Ma non lo svelo, chi vorrà lo vivrà!

Hoy es un dia perfecto para ser feliz

Per te e per me

Raccontare/ascoltare non è come vivere di persona quella esperienza. Possiamo condividere e sperimentare contemporaneamente lo stesso evento, eppure in ognuno di noi si svilupperà un vissuto diverso, personale e personalizzato. Ecco perché non è il caso di accontentarsi di ascoltare o guardare la vita degli altri! Sii protagonista e non subire lo svolgersi degli eventi! Buon senso, rispetto e genuino amore per la vita chiedendo che lo sguardo dall’alto di Dio ci accompagni sempre!

Buen Camino.

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