giovedì, 08 maggio 2025
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Gioco d’azzardo: Ceis Treviso riprende gli interventi di prevenzione nelle scuole

Diciassette classi coinvolte in tredici istituti scolastici del territorio, con la coprogettazione dell’Ulss 2

Gli istituti scolastici della Marca sono sempre più sensibili al tema delle patologie e all’adozione di iniziative e percorsi per sensibilizzare e proteggere i loro ragazzi e ragazze dall’abuso di alcool, sostanze stupefacenti e gioco d’azzardo. E’ ripartito da due classi dell’Istituto Ipsasr Cerletti di Piavon di Oderzo il progetto Gap - Gioco d’azzardo patologico di Ceis Treviso in coprogettazione con l’Ulss2 Marca Trevigiana, che prevede una narrazione frontale dell’argomento – accompagnata da un’attività laboratoriale di gruppo – sostenuta da un’educatrice e una psicologa della cooperativa di viale Felissent. Saranno diciassette le classi coinvolte in tutta la Marca da qui alla primavera 2024 a fronte di una richiesta ben più ampia.

Il progetto Gap – Gioco d’azzardo patologico, inserito nel Piano regionale sul gioco d’azzardo patologico, è finanziato dal Servizio dipendenze dell’Ulss2 Marca Trevigiana e vede capofila la cooperativa Olivotti, con partner Ceis Treviso. 17, dunque, le classi e 13 gli istituti del trevigiano coinvolti. Ogni classe è protagonista di un intervento di 6 ore – suddiviso in tre appuntamenti – condotto dall’educatrice Ilaria Gastaldo e dalla psicologa dott.ssa Martina Fighera del Ceis Treviso. Il primo incontro prevede una panoramica sul gioco d’azzardo e i suoi fattori di rischio, mentre il secondo si concentra su false credenze, calcolo delle reali possibilità di vincita e pressioni dei pari che possono condurre all’abuso; il terzo, e ultimo, ha come argomenti la prevenzione e protezione dalla ludopatia e invita ragazzi e ragazze alla partecipazione al concorso creativo tematico, con la realizzazione di produzioni e materiali per promuovere tra i loro coetanei uno stile di vita libero dal gioco d’azzardo. I lavori saranno presentati in occasione dell’incontro conclusivo nella primavera 2024. Non solo: Ceis Treviso ha previsto altri incontri, della durata di 4 ore, rivolti questa volta ai gruppi territoriali di adulti significativi per giovani adolescenti, quali insegnanti, genitori, associazioni e agenzie educative in generale.

“Da tutti i nostri incontri - spiegano le professioniste del Ceis - emerge chiaramente un bisogno di confronto degli adolescenti sui temi delle dipendenze e una richiesta di ricevere gli strumenti giusti per difendersene, soprattutto considerando la pressione che i pari possono esercitare su di loro”.

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