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Chioggia: ordinato a Padova il nuovo vescovo Dianin

Farà il suo ingresso a Chioggia domenica 30 gennaio. "Salgo sulla barca della nostra Chiesa con voi, per prendere il largo e gettare con voi le reti, in obbedienza alla parola del Signore"

Domenica 16 gennaio in cattedrale a Padova si è celebrata la solenne eucaristia con l’ordinazione episcopale di mons. Giampaolo Dianin, nominato vescovo di Chioggia, lo scorso 3 novembre.

Mons. Dianin farà il suo ingresso a Chioggia domenica 30 gennaio. La celebrazione è stata presieduta dal vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, ordinante principale che associava a sé i co-consacranti vescovi emeriti di Padova, mons. Antonio Mattiazzo, e di Chioggia, mons. Adriano Tessarollo. Hanno concelebrato il patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia insieme ad altri 13 vescovi, tra i quali mons. Tomasi e mons. Gardin. Concelebravano inoltre molti altri sacerdoti padovani e delle diocesi del Triveneto.

Dopo l’omelia del vescovo Cipolla, mons. Dianin ha confermato i suoi impegni di fedeltà al ministero apostolico, alla predicazione del Vangelo, all’obbedienza al Papa; di custodia e cura del popolo di Dio e dei presbiteri a lui affidati; di accoglienza e misericordia verso i poveri; di osservanza della preghiera e dell’esercizio del ministero sacerdotale.

Il rito ha visto poi l’imposizione delle mani sul capo dell’eletto da parte di tutti i vescovi, quindi l’imposizione del Vangelo sul capo del nuovo vescovo, l’unzione con il crisma, la consegna del Vangelo, dell’anello, della mitra e del pastorale. E quindi il neovescovo è stato invitato a sedersi “primo” fra tutti i vescovi concelebranti. Prima della conclusione, mons. Dianin ha salutato con particolare affetto e gratitudine “la Chiesa di Padova che mi accingo a lasciare”.

E rivolto ai sacerdoti e ai fedeli tutti di Chioggia, ha assicurato di salire volentieri “sulla barca della nostra Chiesa per prendere il largo e gettare con voi le reti, in obbedienza alla Parola del Signore e sapendo che Lui è con noi sulla barca. Vi assicuro che vengo tra voi col sorriso, porto con me la gioia del vangelo e la passione per le persone. Porto con me sogni, non progetti, questi li costruiremo insieme. Vengo in punta di piedi dentro una storia di salvezza iniziata molti secoli fa e disponibile a scrivere con voi una pagina spero bella e ordinata, come piace a me. «Tutto è grazia». In questi giorni di ritiro a Villa immacolata - ha aggiunto -, ho contemplato commosso quanto il Signore ha operato nella mia vita. «Tutto è stato grazia»”.

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