Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...
Visita pastorale a Resana. Il Vescovo alle parrocchie: "Tenete la porta aperta"
"State maturando l’esperienza della collaborazione, a partire da piccole ma significative iniziative, e per questo vi invito a proseguire nel percorso con impegno e fiducia”. Così mons.Gardin si è rivolti ai fedeli di Resana, San Marco e Castelminio

“State maturando l’esperienza della collaborazione, a partire da piccole ma significative iniziative, e per questo vi invito a proseguire nel percorso con impegno e fiducia”. Così il vescovo di Treviso mons. Gianfranco Agostino Gardin ha esortato coloro che hanno partecipato sabato scorso all’assemblea conclusiva della sua visita nelle parrocchie di Resana, San Marco e Castelminio, affrontando parecchie questioni, ecclesiali, pastorali, sociali: la trasmissione della fede, il compito della chiesa e della comunità, le difficoltà delle scuole paritarie, il tema delle vocazioni, il senso della domenica, il ruolo della donna. Ed altre ancora.
Che le tre parrocchie abbiano avviato un percorso di conoscenza e condivisione, non senza alcune fatiche, è apparso evidente anche nelle relazioni che si sono alternate sia durante la celebrazione di apertura sia nell’assemblea. Sono stati citati il cammino rivolto ai genitori in preparazione del Battesimo, in fase iniziale ma promettente; l’incontro dei gruppi famiglia per una reciproca conoscenza; l’esperienza degli scout e dell’Ac; i contatti tra le corali per l’animazione liturgica; la Caritas parrocchiale.
“Queste iniziative dimostrano l’importanza di non chiudersi, ritenendo di bastare a se stessi, ma di tenere la porta aperta ed avere la volontà di venirsi incontro. La collaborazione, in questa prospettiva, non intende far sparire le singole identità ma promuovere uno stile accogliente ed aperto”.
Spunti di pastorale
“Il dono di 900 ragazzi del catechismo è una grande responsabilità – ha ricordato Domenico nella sua relazione sulla catechesi -. Noi seminiamo nei più giovani ben sapendo che è essenziale il dialogo con i loro genitori e che a Dio è riservato il compito di raccogliere”. Significativa, nella loro esperienza, l’apertura a realtà del territorio come il Centro Atlantis, le case di riposo, il Gris di Mogliano Veneto. “Operiamo con l’unica preoccupazione di far incontrare Gesù nella vita del nostro tempo, domandandoci spesso come questa azione possa essere realmente efficace”.
E se nella catechesi è stata espressa la necessità di rinnovare i linguaggi e scegliere strumenti formativi unitari, anche la Caritas si sta interrogando sui prossimi passi da compiere: “Per noi è fondamentale la collaborazione tra le tre parrocchie perché ci permette una maggiore sinergia – hanno spiegato -; inoltre, l’inserimento nei nostri incontri di una specifica attenzione alla formazione dei volontari dice l’esigenza di approfondire non solo l’azione concreta ma anche la dimensione di fede che anima il nostro impegno”.
Un forte appello a mostrare il volto della bellezza, dell’accoglienza, della bontà e della misericordia cristiana è stato rivolto ai giovani ed anche a coloro che operano della pastorale famigliare: “La presenza dei gruppi famiglia è una ricchezza per le nostre comunità – ha ricordato Giorgia e Renato, sposi da 19 anni -. Chi li frequenta sa di ritrovarsi più ricco, più forte, più aperto. La stessa vivacità di una parrocchia dipende dalla vivacità delle famiglie che la compongono e la parrocchia ha bisogno di vedere la vita buona delle famiglie”. Per cui, ha invitato il Vescovo: “Valorizzate il tesoro che è nelle vostre case e fatelo crescere”.