Manildo a Zaia: sulla tangenziale no agli ultimatum

“Ritengo che la fissazione di ultimatum non costituisca il modo migliore di gestire la cosa pubblica. Credo anzi necessario fugare ogni dubbio rispetto all’idea che la presunta decisione della Regione abbia il sapore di una mossa elettorale in funzione delle regionali 2015. Così questa mattina ho inviato una lettera al Presidente della Regione Luca Zaia per ottenere già la prossima settimana un incontro nel quale continuare a discutere di un’opera rilevante per la collettività”. 
Queste le parole del sindaco di Treviso Giovanni Manildo dopo aver appreso, a sorpresa e dalla stampa, la notizia secondo la quale la Regione avrebbe deciso di congelare il contributo regionale destinato al quarto lotto della tangenziale. “L’annuncio mi sorprende –sottolinea Manildo - nessuna comunicazione ufficiale è intercorsa infatti tra Regione e Comune. Nell’ultimo periodo piuttosto si sono intensificati i contatti con Veneto Strade circa l’approfondimento, anche tecnico, sul progetto. Lo stesso amministratore delegato di Veneto Strade ing. Silvano Vernizzi, con il quale ho avuto un colloquio telefonico, era informato del procedimento che la nostra amministrazione ha avviato per arrivare ad una valutazione ponderata dello stesso. Sono dunque convinto che quanto riportato dai quotidiani circa la posizione della Regione non corrisponda a verità, considerato il tempo trascorso dall’inizio del progetto - due le amministrazioni leghiste che si sono occupate della questione senza ricevere aut aut - e gli interessi pubblici in gioco. Ritengo poi che la fissazione di ultimatum non costituisca il modo migliore di gestire la cosa pubblica. In questi mesi il Comune di Treviso non è certo restato a guardare: a nostre spese stiamo cercando di contribuire nel modo migliore possibile ad una decisione che avrà un impatto rilevante sulla collettività”,chiude il sindaco.