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Mirano: importante restauro per il duomo e il suo campanile, lavori improrogabili

Il simbolo della città va messo in sicurezza. Sulla chiesa risanamento già iniziato. Lo Stato garantirà il 70% delle spese, anche grazie ai vari bonus in vigore, ci sarà poi l’aiuto della banca, del Comune e dei cittadini, che vorranno donare anche solo un euro.

Il Duomo e il campanile di Mirano saranno restaurati. I tecnici hanno appurato che ci sono problemi di stabilità nel campanile e di umidità nel Duomo. Quest’ultimo edificio dedicato a San Michele Arcangelo è stato consacrato alla fine del 1600, il campanile nel 1737. L’umidità sta rovinando le pareti esterne del duomo, mentre il campanile presenta problemi di stabilità tra l’altro provocati dalla vibrazione delle campane. Il suo basamento in pietra d’Istria, il rosso vivo dei mattoni del corpo centrale e l’armoniosa cella campanaria, ne fanno un’opera che caratterizza Mirano e per questo è significativa per la città questa operazione di messa in sicurezza e recupero.
L’interno del Duomo racchiude opere di grande valore nonostante la facciata appaia essenziale. All’interno è possibile ammirare il soffitto affrescato dal pittore Giovanni De Min, che rappresenta un imponente Giudizio universale; gli angeli di marmo di Giuseppe Turetto, maestro del Canova e una pala di Gianbattista Tiepolo dedicata a Sant’Antonio.
I lavori di recupero e messa in sicurezza sono stati presentati lunedì 21 giugno dal parroco don Artemio Favaro, dalla sindaca Maria Rosa Pavanello, dall’architetto Alberto Pellegrini e dall’ing. Sandro Favero, dal presidente Tiziano Cenedese di CentroMarca Banca, dall’impresa ARTedilia srl e da Gianni Fardin, ex sindaco di Mirano, nella veste di coordinatore di tutto il progetto. Lo Stato garantirà il 70% delle spese, anche grazie ai vari bonus in vigore, ci sarà poi l’aiuto della banca, del Comune e dei cittadini, che vorranno donare anche solo un euro.
“Siamo partiti ancora due anni fa - spiega Fardin - con il risanamento della chiesa poi con il Covid è stato tutto sospeso. Ora abbiamo ripreso il progetto definitivo, contando sul beneficio che ci deriva dal bonus facciate, che ci consente di coprire buona parte della spesa. Due mesi fa circa è successo un piccolo incidente: sono caduti dei pezzi dal campanile, che per fortuna non hanno colpito persone. Con i tecnici abbiamo visto che effettivamente la situazione non è più rinviabile. I costi? 240 mila euro per la chiesa. Sul campanile il preventivo è di 500 mila euro. Abbiamo ancora l’incognita della cupola, che non è accessibile se non con una struttura esterna e quindi non ne conosciamo le condizioni”.
Il presidente di CentroMarca Banca, Tiziano Cenedese ha ricordato la possibilità di contribuire anche con piccole offerte attraverso la piattaforma online della banca. “Visto il ruolo della nostra banca vogliamo coinvolgere tutta la comunità. E’ una iniziativa che abbiamo già sperimentato e che ha avuto molto successo”.
Don Artemio, constatata la gravità della situazione, si è mosso in più direzioni: con la comunità parrocchiale, il Comune, la banca, i tecnici e spera di concludere i lavori nel giro di pochi mesi

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