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Avis Treviso: il dono generoso di uomini e donne in divisa
Oltre 600 i donatori di sangue tra le Forze dell’Ordine della Marca. Questa mattina, 4 febbraio, sono stati accolti al Ca' Foncello dal personale del Centro Trasfusionale e dalla presidente provinciale dell'Avis

Tra le Forze dell’Ordine e militari della provincia di Treviso continuano a crescere i nuovi donatori di sangue. Senza alcuna distinzione di divisa, gradi e stellette. Una decina di “tutori della sicurezza” si è presentata stamattina al Centro trasfusionale dell’ospedale Ca’Foncello di Treviso per sottoporsi agli esami di idoneità nell’ambito della sesta edizione dell’iniziativa “Uniformi nel donare”.
Con loro, a donare sangue e plasma, una trentina di colleghi tra agenti di Polizia di Stato, Penitenziaria, Provinciale e Locale, Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale, Vigili del Fuoco, uomini del 51° Stormo dell’Aeronautica di Istrana e del Reparto Manutenzione Velivoli di Treviso. Colleghi già donatori anche grazie a questa iniziativa che si ripete da anni.
Nata dall'idea di un poliziotto e con slogan coniato da un carabiniere, la particolare campagna di sensibilizzazione al dono del sangue vede coinvolte insieme tutte le Forze dell’Ordine della Marca, l’Avis provinciale di Treviso e l’Ulss 9. Con risultati significativi, nonostante i continui trasferimenti e cambi d’incarico tipici di chi svolge questo mestiere: dai 569 del 2007, infatti, i donatori in divisa sono aumentati e ormai superano costantemente la soglia dei 600. Con l’idoneità delle “nuove leve” di questa edizione, il loro numero potrebbe arrivare a 630, con la presenza di 40 donne. In percentuale, i tutori della pubblica sicurezza mantengono un buon 2% sul totale dei donatori (quasi 33 mila) della Marca trevigiana che è tra le province più generose del Veneto (con cessioni di sangue anche alle province di Verona, Padova e al Lazio), ma che in questo periodo ha particolare bisogno di sangue per garantire un aiuto a tutti i malati.
Un segnale importante per la popolazione e per tutti i donatori della provincia, quindi, e un chiaro sollecito dall’Avis a donare tutti con costanza.
“Ogni anno le divise rinnovano in maniera forte, donando tutti insieme, un grande messaggio di solidarietà, per poi continuare a donare in silenzio,nei mesi successivi, per il bene del più debole, loro già tanto impegnati per la nostra sicurezza, anche a rischio della propria vita – ha sottolineato la presidente dell’Avis provinciale, Vanda Pradal –non possiamo che ringraziare tutti gli Agenti, i militari e i loro responsabili per questi esempi di senso civico. Ormai non si contano i donatori tra chi guida i comandi provinciali e la presenza stamattina di alcuni di loro ne è la conferma”.
Ad accogliere e seguire donatori ed aspiranti c’erano il personale medico del Trasfusionale del Ca’ Foncello, con il capo dipartimento provinciale dott. Alessandro Dal Canton, e i rappresentanti dell’Ulss 9.