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"Grande Treviso": venti Comuni, un unico progetto
Verrà compiuta un’analisi demografica e del sistema produttivo dell’area vasta, sviluppata la formazione per amministratori e tecnici sul piano strategico e la programmazione comunitaria, analizzate performance e tecniche di monitoraggio e infine realizzati laboratori su mobilità sostenibile e ciclabile e marketing territoriale

“Tutti noi sindaci siamo innamorati del nostro Comune ma stavolta dobbiamo ragionare su area vasta. Non dobbiamo aver paura di «perdere potere»: fare squadra sarà importante per tutti e porterà vantaggi alle nostre comunità. La «Grande Treviso» può dare la possibilità di avere maggiori competenze condivise e specifiche per aumentare la qualità della vita delle nostre comunità”. Con queste parole, Davide Bortolato, sindaco di Mogliano, il Comune più popoloso che il sindaco di Treviso Mario Conte ha coinvolto nel progetto “Grande Treviso”, segna il successo dell’iniziativa.
Il capoluogo ha aggregato attorno a sé 20 Comuni con il progetto “MediAree - Next Generation City”, un piano strategico e un parco progetti per collegare il territorio con le grandi opportunità aperte dal Pnrr e dalla Programmazione europea 2021-2027. Verrà compiuta un’analisi demografica e del sistema produttivo dell’area vasta, sviluppata la formazione (13 sessioni per 52 ore) per amministratori e tecnici sul piano strategico e la programmazione comunitaria, analizzate performance e tecniche di monitoraggio e infine realizzati laboratori su mobilità sostenibile e ciclabile e marketing territoriale.
Treviso è tra le dieci città pilota (Avellino, Brindisi, Campobasso, Latina, Nuoro, Pordenone, Rimini, Siena, Siracusa) che sperimenteranno modelli di “next generation city” per città inclusive, verdi, dinamiche e vivibili nell’ambito del progetto Anci “MediAree”, finanziato dal dipartimento della Funzione pubblica con i fondi del Pon “Governance e capacità istituzionale” 2014-20. Il braccio operativo del progetto è rappresentato dall’Ufficio politiche comunitarie del Comune di Treviso e Anci SA per la parte relativa all’analisi, alla formazione e alla programmazione comune.
“Non stiamo pensando a fusioni, non siamo alternativi alla Provincia e non vogliamo metterci davanti a nessuno - ha spiegato il sindaco di Treviso, Mario Conte -, ma con la «Grande Treviso» si intende mettere a disposizione strutture e competenze, anche in virtù di un principio di solidarietà secondo il quale i Comuni più strutturati possono condividere le proprie risorse umane per il raggiungimento di risultati in termini di miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Alleggerire problemi e amplificare benefici: questi sono i veri obiettivi del progetto”.