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Il caso della Virosac di Pederobba: "Produciamo guanti e sacchetti, siamo diventati strategici"

E' stata la prima a utilizzare il mater-bi, bioplastica biodegradabile e compostabile per sacchetti. “Non appena è scattata l’emergenza abbiamo ricevuto una forte richiesta di sacchetti e soprattutto di guanti - spiega l’amministratore delegato Cesare Casagrande -. Ci siamo subito resi conto che le nostra azienda aveva un ruolo fondamentale nell’emergenza sanitaria”.

Si era fatta conoscere in tutta Italia per esser la prima azienda a introdurre i sacchetti per alimenti e per rifiuti interamente in materiale biodegradabile. La Virosac di Pederobba è stata la prima a utilizzare il mater-bi, bioplastica biodegradabile e compostabile per sacchetti.

Dopo il decreto per l’emergenza coronavirus, del 3 marzo, è diventata anche azienda strategica per la produzione di sacchetti per la grande distribuzione e per i guanti.

“Non appena è scattata l’emergenza abbiamo ricevuto una forte richiesta di sacchetti e soprattutto di guanti - spiega l’amministratore delegato Cesare Casagrande -. Ci siamo subito resi conto che le nostra azienda aveva un ruolo fondamentale nell’emergenza sanitaria. Siamo sempre stati attenti all’ambiente e a produrre in maniera biocompatibile, adesso ci veniva richiesto con più forza di sostenere la salute e la sicurezza delle persone”.

Mentre tutte le altre aziende si fermavano, la Virosac doveva continuare. Dopo qualche comprensibile riflessione e preoccupazione è scattato il “lavoro agile” per gli amministrativi e gli uffici, mentre l’organizzazione degli operai si precisava nelle distanze, nell’uso delle mascherine, nelle entrate diversificate ai vari turni. “La nostra prima ricchezza sono i dipendenti, di questo siamo convinti fin dal 1973, quando l’azienda è nata. Da sempre opera in azienda un comitato misto per la sicurezza  sul lavoro, composta dal medico competente, i sindacati, l’azienda stessa, che si riunisce tre o quattro volte all’anno. Già dopo il 22 febbraio abbiamo rafforzato le nostre regole interne con le indicazioni del Ministero, sensibilizzando tutti i nostri operatori. Abbiamo aumentato l’uso di guanti e introdotto le mascherine e i termometri per misurare la temperatura corporea, già nella prima settimana dell’epidemia”.

Nonostante una parte degli operai siano andati in cassa integrazione per rispettare le distanze al lavoro, la produzione è aumentata nel settore dei guanti, sia biologici che in polietilene, e nei sacchi per l’ortofrutta. I guanti vengono richiesti dai negozi alimentari anche per essere utilizzati sopra il guanto in lattice da parte dei clienti. “Sui sacchetti non abbiamo mai avuto difficoltà, per i guanti non è stato facile rispondere sempre alle richieste. Nessun problema per le materie prime, già alla fine dell’anno scorso avevamo stoccato riserve di polietilene e di altre materie prime delle nostre produzioni”.

Ai dipendenti è stato fornito tutto l’occorrente: mascherine, guanti e igienizzanti. Nei diversi reparti ci sono stazioni lavamani. L’azienda sta anche pensando alla “fase 2”, e spera di realizzare un kit per la protezione della persona: mascherina, guanti, calza copriscarpa, bottiglietta igienizzante.

La Virosac è tra i primi tre produttori italiani di articoli per la nettezza domestica e aziendale, ha un fatturato di circa 40 milioni di euro ed è una risorsa per l’economia trevigiana. Da ottobre 2019 è parte del gruppo “Orienta partners”, società specializzata in investimenti nella piccola e media industria italiana. I soci di Orienta sono italiani, oltre alla Virosac hanno acquisito dal 2017 altre sei aziende.

Fondata nel 1973 dai trevigiani Graziano Virago e Giorgio Rossetto, è stata la prima a ottenere la licenza per l’utilizzo dei polimeri nel 1991 e successivamente ha assunto una posizione primaria nei sacchetti biodegradabili. Impiega più di un centinaio di addetti.

“Siamo sempre stati ai primi posti per l’innovazione nella grande distribuzione, siamo stati all’avanguardia nelle tecnologie e nelle certificazioni di qualità e di sicurezza. I nostri consulenti interni ed esterni ci danno indicazioni preziose. Se nel passato abbiamo dato il nostro contributo per la difesa dell’ambiente, oggi ci auguriamo di contribuire ancora di più alla salute dei nostri concittadini”.

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