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Trapianto di midollo osseo per un bimbo francese affetto da leucemia grazie alle staminali inviate dal Ca’ Foncello
Quella del Ca’ Foncello è una delle poche banche italiane ad aver ottenuto il riconoscimento di qualità internazionale NetCord-FACT, all'interno del network delle banche afferenti al Centro Nazionale Trapianti.

Un bimbo francese, malato di leucemia, è stato sottoposto a trapianto di midollo osseo grazie a una “sacca” di cellule staminali emopoietiche (Cse) inviata dalla Banca del Sangue Cordonale di Treviso. L’invio è stato fatto su incarico del Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo (Ibmdr).
“L'unità cordonale - spiega la dr.ssa Arianna Veronesi, primario della Medicina Trasfusionale, cui la Banca fa capo - risultava isto-compatibile per un bambino affetto da patologia emato oncologica. Il trasporto fino in Francia, curato dall’IBMDR è stato fatto utilizzando un dry-shipper, contenitore che garantisce una temperatura di -199°, costantemente controllata da un coperchio, dotato di registratore di temperatura. Il trapianto è stato effettuato dopo che il bimbo era stato sottoposto a chemioterapia”.
Quella del Ca’ Foncello è una delle poche banche italiane ad aver ottenuto il riconoscimento di qualità internazionale NetCord-FACT, all'interno del network delle banche afferenti al Centro Nazionale Trapianti.
“Il sangue da cordone ombelicale - illustra Veronesi - contiene le CSE che possono essere raccolte, crioconservate nelle banche pubbliche e successivamente messe a disposizione dei Centri trapianto nazionali e internazionali”.
I principali vantaggi che questo tipo di trapianto offre sono sostanzialmente:
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L'immediata disponibilità: Per identificare un donatore di cellule staminali da midollo osseo compatibile per un paziente il tempo richiesto è mediamente 2-3 mesi quando, invece, per un trapianto di cellule staminali da sangue placentare sono sufficienti 30-40 giorni. Un risparmio di tempo di questa entità, in patologie che spesso rappresentano un'urgenza trapiantologia, è un vantaggio molto importante. - L'assenza del rischio di infezioni.
- La possibilità di effettuare il trapianto da sangue cordonale anche quando il donatore e il ricevente non sono perfettamente compatibili, grazie ad una maggiore immaturità delle cellule, specie quelle immunocompetenti, caratteristica che ha come conseguenza una ridotta capacità di attuare un'aggressione immunologica contro i tessuti del trapiantato. Queste cellule infatti producono quantitativi ridotti di sostanze chiamate citochine, importanti nell'innescare e portare avanti tale aggressione, ed esprimono delle caratteristiche sostanze sulla loro membrana cellulare che probabilmente sono anche responsabili, durante la gravidanza, della non aggressione e quindi tolleranza tra madre e feto.