La morte ha la forza di farci riconsiderare le priorità della vita e, forse, di dare loro un po’ di ordine....
“Step by step”, alla scoperta delle relazioni che danno vita
Nella notte tra il 7 e l’8 settembre, oltre 40 giovani provenienti da tutta la diocesi hanno vissuto la seconda tappa dello “Step by step”, esperienza di cammino, condivisione e riflessione sulla Parola di Dio, organizzata dall’Azione cattolica trevigiana. Dopo il primo step “Tramonto”, tra le prese del Montello, i giovani si sono dati appuntamento a Passarella in tarda serata per intraprendere una camminata notturna lungo il Piave, con l’obiettivo di giungere fino al mare, all’alba. Il passaggio dalle tenebre alla luce è stato accompagnato da brani tratti dagli Atti degli Apostoli, che narrano la storia di Saulo di Tarso, il quale da persecutore dei cristiani si è convertito in san Paolo.
Durante la camminata, i partecipanti hanno avuto la possibilità di vivere momenti di dibattito e confronto, ma anche di riflessione personale. Una delle tematiche affrontate è stata l’importanza di essere protagonisti della propria vita, non semplici spettatori che lasciano ad altri le scelte da fare, anche se a volte sembra più facile: ognuno è unico ed è necessario che si distingua dalla massa, a costo di uscire un po’ dalla comfort-zone, per poter cercare quel senso profondo che rende piena la sua vita.
A metà cammino, per un tratto di strada, l’équipe si è messa alla guida di una catena formata dai partecipanti bendati, che si sono affidati a loro e gli uni agli altri, sperimentando come ci si sente ad essere guidati e a guidare, fidandosi, pur nell’incertezza, e prendendosi cura degli altri, con responsabilità, per arrivare insieme alla meta. Questo è il tipo di relazioni che si possono vivere in Azione cattolica! L’Ac è una casa, una grande famiglia composta da persone con cui condividere il cammino, di cui ci possiamo fidare e con le quali si vivono momenti di divertimento e di crescita, creando relazioni autentiche.
Giunti a Cortellazzo, nelle ultime ore della notte, i giovani hanno provato a immedesimarsi in Saulo quando ha riacquistato la vista grazie ad Anania, riflettendo sui momenti in cui anch’essi hanno ricevuto un’illuminazione particolare grazie a qualcuno, ma anche su come ognuno di noi possa essere strumento per portare luce nella vita degli altri.
All’alba, finalmente, l’arrivo al mare! La celebrazione eucaristica, momento di incontro con Gesù, vissuta in spiaggia, immersi nella natura, è stata un’esperienza molto suggestiva. Con l’aiuto dell’assistente di Ac, don Giancarlo Pivato, i giovani hanno potuto riflettere sull’importanza dell’acqua, della luce e delle relazioni, che “danno vita”.
Quest’esperienza ha permesso ai giovani di sostenersi a vicenda e di riflettere sulla Parola, che ci accompagna nella vita di tutti i giorni.