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Castelfranco, conservatorio Steffani: inaugurato il nuovo anno accademico, tante novità e progetti



Una nuova presidente, Annalisa Bisson. Il premio Steffani d’oro ad Anna Mancini Rizzotti. I progetti di avvio lavori per la nuova sede al San Giacomo. Il trend di crescita delle iscrizioni. Tutte ottime notizie che accompagnano l’inaugurazione del nuovo anno accademico del Conservatorio di musica Steffani di Castelfranco, che coglie al balzo l’occasione per dare conto dello stato dell’arte della musica e dell’educazione musicale. I numeri attestano per quest’anno un +11% nelle iscrizioni e un +40% di fondi destinati all’internazionalizzazione. Ma i riflettori sono tutti accesi sulla nuova sede. “A fine mese, l’avvio dei bandi di gara con l’inizio previsto dei lavori nella primavera del 2024. Il completamento dell’opera richiederà circa due anni” ha spiegato il direttore Paolo Troncon, illustrando il progetto architettonico del Conservatorio del futuro -. Un progetto che vedrà interamente rinnovata una parte del centro storico di Castelfranco, con la costruzione della cittadella della musica.
“Grazie al contributo del nostro referente Ministero dell’Università e della ricerca e del Comune di Castelfranco, che ha reso possibile la sua acquisizione, nelle prossime settimane, partiranno le gare per l’assegnazione dei lavori di ristrutturazione, che porterà il Conservatorio ad avere un’unica sede modernamente attrezzata. Poter studiare e lavorare in un ambiente ricco di storia e di bellezza come il San Giacomo, così come poter suonare in questo stupendo teatro, è una componente fondamentale per il successo dell’azione formativa artistica”.
Oggi, il Conservatorio conta oltre 500 persone tra studenti, docenti, collaboratori esterni e personale non docente. E un’istituzione che ha imparato a dialogare con le forze vive e attive del territorio. Due province, un unico territorio, e un’eredità musicale che affonda le radici nel Barocco e che ha prodotto oltre 150 eventi musicali.
L’occasione dell’inaugurazione è stata felice per poter presentare alla città e al Conservatorio la nuova presidente Annalisa Bisson, la cui nomina ministeriale è arrivata proprio nei giorni scorsi. 58 anni, è direttrice dell’Ufficio relazioni internazionali della Regione Veneto e coordina le attività con le autorità nazionali e le istituzioni europee, attraverso il supporto dell’ufficio di collegamento di Bruxelles. Già dirigente responsabile promozione internazionale per Confindustria Roma, una formazione come pianista, per la Regione ha coordinato l’organizzazione e il fundraising per progetti speciali dedicati all’opera di Giuseppe Tartini, Festival di musica barocca di Rovigno, il Lessinia film festival e la tutela del patrimonio liturgico del canto patriarchino in Cadore.

Novità di quest’anno, inoltre, l’istituzione da parte del Conservatorio dello Steffani d’oro, un albo di merito per le persone che nella vita fanno propri i valori del merito e della solidarietà. Prima figura premiata è stata Anna Mancini Rizzotti “per l’alto valore della sua azione sociale e per il riconoscimento della funzione spirituale dell’arte musicale. Mancini Rizzotti ha saputo trasformare il dolore in energia positiva: dopo la morte prematura del marito, il professor Rizzotti, Anna ha dato vita al progetto Casa dei Gelsi con l’Hospice per il supporto dei malati terminali. La musica riveste un ruolo terapeutico importante: il Conservatorio organizza concerti mensili per gli ospiti dell’Hospice e per i loro famigliari”.
In occasione dell’inaugurazione in Accademico, infine, è stato dato spazio alla storia di Olena Aheionok, studentessa erasmus di canto lirico. “Dieci giorni dopo l’’inizio dei bombardamenti su Kharkiv siamo scappati all’Ovest. Mio padre ha dovuto arruolarsi ed è stato ferito due volte. Io, dopo pochi mesi, sono uscita dal Paese, prima in Finlandia, poi in Francia. Oggi finalmente sono Italia e cerco di dare forma al mio futuro. Studiare qui è sempre stato il mio sogno, anche se la mia famiglia resta in Ucraina e il mio cuore sanguina”.