sabato, 26 aprile 2025
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Scuola: Castelfranco sceglie il tempo pieno

È uno solo il fattore che – almeno nel territorio di Castelfranco – la fa da padrone: il tempo scuola. Per dimostrarlo si è svolta una piccola indagine, limitatamente alla scuola primaria (elementari) e secondaria di primo grado (medie), nel territorio di Castelfranco, dominato dai due colossali istituti comprensivi: IC 1° “Giorgione” (circa 1500 alunni) e IC 2° “G. Sarto” (circa 1750 alunni).

Gennaio, tempo di iscrizioni scolastiche: ci sono genitori che partecipano ai vari incontri informativi di presentazione degli istituti, o che addirittura visitano le scuole in occasione degli Open day. C’è chi si fida del passaparola, chi crede più nella Rete. C’è chi preferisce l’inglese potenziato, chi le due lingue straniere. Chi vuole avviare i propri ragazzi a quel meraviglioso percorso iniziatico che è la musica, chi invece bada più alle relazioni e punta ad iscrivere il figlio nella stessa classe degli amichetti conosciuti alle elementari.

Ma in fondo, è uno solo il fattore che – almeno nel territorio di Castelfranco – la fa da padrone: il tempo scuola.

Per dimostrarlo si è svolta una piccola indagine, limitatamente alla scuola primaria (elementari) e secondaria di primo grado (medie), nel territorio di Castelfranco, dominato dai due colossali istituti comprensivi: IC 1° “Giorgione” (circa 1500 alunni) e IC 2° “G. Sarto” (circa 1750 alunni).

“Dei nostri cinque plessi, ben quattro funzionano a tempo pieno – afferma la preside dell’IC 1° prof.ssa Michela Bolzon – solo nel plesso del Masaccio la richiesta è quasi esclusivamente del tempo normale, per questo lì l’offerta del tempo pieno sta esaurendosi”.

Oltre ad una predilezione per il tempo pieno, si registra inoltre un aumento della richiesta del tempo ordinario con un rientro pomeridiano, per stare a casa il sabato. Per la secondaria vale lo stesso, ma in forma attenuata: non si vuole più il tempo prolungato, almeno non in maniera massiccia. Piuttosto è richiesta la cosiddetta settimana corta, con qualche rientro a favore di un weekend più lungo.

“Attualmente registra una maggiore espansione il plesso di Treville, come secondaria – aggiunge la preside – con tante richieste dalle limitrofe Loreggia e Loreggiola”. Proprio la secondaria di Treville ospita l’indirizzo musicale: “Nicchia d’eccellenza – commenta la Bolzon -. Anche se raramente, negli anni precedenti, siamo andati in eccedenza di iscrizioni rispetto ai posti che potevamo offrire”. Diversa la situazione per l’indirizzo musicale nell’IC 2°, dove nel precedente anno scolastico circa il 50% delle richieste di iscrizione al musicale è stato rigettato a causa della forte domanda.

Quanto ai tempi scuola nella primaria, offrono il tempo pieno il plesso di Bella Venezia (con numerose richieste da Godego e Loria) e San Floriano (con una forte acquisizione di alunni dalle località di Vedelago, Fanzolo, Vallà); offrono sia il tempo pieno che il tempo ordinario i plessi Colombo, Salvarosa e Salvatronda. Prevede invece un tempo ordinario sui generis il plesso di Campigo (gettonato soprattutto dai residenti della località San Marco di Resana) dove le lezioni si concentrano sui cinque giorni, con due rientri pomeridiani.

Dall’indagine pare dunque emergere una netta la prevalenza del tempo pieno. Un dato che fa riflettere, soprattutto se inserito nel contesto demografico, come evidenzia il preside dell’IC 2° prof. Fausto Guerra: “Pur in presenza del calo di natalità, la richiesta del tempo pieno è molto forte, mentre quella del tempo ordinario, pur presente, è molto meno importante. Nelle classi a tempo pieno spesso dobbiamo fare ricorso alle graduatorie, soprattutto per gli allievi provenienti da fuori comune”.

Bambini sempre più impegnati nel pomeriggio, principalmente per assecondare le esigenze lavorative dei genitori, ma liberi nel fine settimana. Quali altre evoluzioni delineeranno il futuro profilo della nuova scuola?  Non lo possiamo affermare con certezza, eppure la direzione appare chiara: tempi sempre più lunghi.

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