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Ostiglia, eterno ultimo miglio

Ad oltre un anno dallo stanziamento dei fondi da parte della Regione Veneto per il finanziamento dell’ultimo miglio della ciclabile Treviso-Ostiglia, l’opera sembra ancora lontana dal compiersi.

Ad oltre un anno dallo stanziamento dei fondi da parte della Regione Veneto per il finanziamento dell’ultimo miglio della ciclabile Treviso-Ostiglia, l’opera sembra ancora lontana dal compiersi.
L’infrastruttura ha un particolare valore non solo paesaggistico, ma anche economico poiché una volta terminata dovrebbe mettere in collegamento Treviso e Jesolo, attraverso la ciclovia del Sile, alle grandi ciclabili europee.
Si tratta in totale di 116 chilometri di percorso che tagliano trasversalmente il Veneto. Partendo da Treviso la strada attraversa le provincie di Padova, Vicenza e Verona per fermarsi alle porte di Mantova. Doveva essere una ferrovia militare, concepita a fini strategici in caso di guerra contro gli austriaci e iniziata a costruire negli anni venti del secolo scorso.
Terminata nel 1941 fu poi bombardata durante la seconda guerra mondiale. Negli anni 2000, dopo il vaglio di diverse ipotesi per il suo riutilizzo, enti locali e istituzioni hanno optato per trasformarla in un gradevolissimo percorso ciclabile immerso nel verde, lungo il quale si incontrano di tanto in tanto campanili, antiche cascine, ville e vecchi caselli ferroviari.
Per essere interamente percorribile in bicicletta sono necessari il completamento degli ultimi due chilometri e mezzo che da Quinto portano al centro di Treviso costeggiando la strada regionale Noalese e di dieci chilometri nel vicentino.
Con la delibera 533 del 21 aprile 2015 la Giunta regionale ha stanziato due milioni e mezzo di euro per il completamento dell’ultimo miglio nel trevigiano e tre milioni e mezzo per il tratto vicentino.
Ad oggi i fondi rimangono ancora interamente a disposizione per l’opera, ma i lavori non sono iniziati. L’assessore regionale alle infrastrutture Elisa De Berti ha fatto sapere che il bando per l’aggiudicazione dei lavori del tratto trevigiano verrà effettuato entro dicembre 2016. La ditta che avrà presentato la migliore offerta avrà tempo fino alla fine del 2017 per completare l’infrastruttura, pena, per il ritardo, la revoca del finanziamento.
“Il costo per i soli lavori di realizzazione dell’opera – ha spiegato l’assessore regionale – è pari a un milione e mezzo di euro. La cifra è così alta, sebbene si tratti di un percorso breve, perché esso comporta diverse difficoltà. Sarà necessario realizzare tre sottopassi, di cui uno per bypassare una strada regionale molto trafficata (strada Noalese ndr). Le criticità risiedono tutte nel risolvere queste interferenze”.
Entro e non oltre il 2017 dunque il tratto di ciclabile dovrebbe essere portato a termine. Per ora tuttavia il progetto esecutivo è ancora in fase di definizione e dunque non può essere consultato.
Altra storia i lavori nel vicentino per cui l’assessore ha riferito: “Si sta valutando uno studio di fattibilità per la sistemazione del sedime della pista”. L’affermazione non fornisce dettagli in merito ad una data di conclusione dell’opera, lasciando presumere che l’attesa, per chi volesse percorre la ciclabile per intero, sarà ancora lunga.

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