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Mirano per un mese sarà "città del dialogo"

Novembre è il mese in cui, attorno alla Fiera dell’Oca, vive una serie importante di eventi. Per il quinto anno consecutivo, la manifestazione promossa dalla Pro loco sarà seguita dalla cena organizzata dal Circolo Acli di Mirano e dalle Acli provinciali di Venezia. Dal 7 al 27 novembre si susseguiranno quindi nove appuntamenti tra cibo e parola, usando linguaggi diversi (dal teatro alla poesia, passando per la letteratura e la cucina) nella speranza di coinvolgere persone e generazioni diverse.

Novembre è il mese in cui Mirano, attorno alla Fiera dell’Oca, vive una serie importante di eventi che la rendono autentica “Città del dialogo”. Per il quinto anno consecutivo, la manifestazione promossa dalla Pro loco sarà seguita dalla cena organizzata dal Circolo Acli di Mirano e dalle Acli provinciali di Venezia: una serata tra convivialità e riflessione sul tema del dialogo, che prende spunto proprio dall’oca, cibo della tradizione miranese e al tempo stesso consentito ad ebrei e musulmani: dalla tavola uno stimolo per avviare percorsi di confronto tra persone di diversi credo. L’esperienza si ripeterà quest’anno mercoledì 13 novembre nella parrocchia di San Leopoldo Mandic, con la cena alle 19.30 (prenotazioni alla bottega del commercio equo Bandera Florida, 041 432452) e a seguire l’incontro con Matteo Bassoli, presidente di “Refugees Welcome Italia”.

Ma quella di quest’anno sarà un’edizione speciale. “Nel 2019 – sottolineano Paolo Grigolato, presidente delle Acli provinciali, e Alberto Sbrogiò, presidente del Circolo di Mirano – ricorrono due anniversari molto significativi: il trentennale della caduta del Muro di Berlino e gli 800 anni dall’incontro tra Francesco d’Assisi e il sultano d’Egitto. In questa doppia ricorrenza, le Acli veneziane scelgono Mirano come «Città del dialogo», luogo aperto all’incontro e al confronto. Per questo lanciamo un programma straordinario che, ruotando ancora una volta attorno alla Cena dell’Oca, cerca di aprire ancor di più gli orizzonti”.

Dal 7 al 27 novembre si susseguiranno quindi nove appuntamenti tra cibo e parola, usando linguaggi diversi (dal teatro alla poesia, passando per la letteratura e la cucina) nella speranza di coinvolgere persone e generazioni diverse. Prima dei due eventi di mercoledì 13, si parte giovedì 7 con la presentazione del libro “Animare la città nella terra dei Tiepolo”, in cui l’ex presidente del Circolo di Mirano Paolo Tonello ripercorre vent’anni di progetti delle Acli miranesi: una rilettura utile a comprendere i cambiamenti del territorio, per “rilanciare idealità e progettualità utili a disegnare il nostro futuro e, soprattutto, quello dei nostri figli, per comprendere un tempo dominato dalla paura e ricostruire speranza”, scrive Tonello (ore 20.45, in Duomo di S. Michele Arcangelo). Il 14 novembre, al teatro di Villa Belvedere, convegno di restituzione al territorio di “Energy with Africa”, il gemellaggio tra gli istituti superiori di Mirano e l’Université de Labé (Guinea Conakry) sostenuto dalle Acli veneziane. Il 19 e il 26 novembre ci si sposta a Salzano, alla trattoria “Alla Botteghetta”, per due lezioni tra i fornelli dedicate alla cucina marocchina e senegalese. Il 20 novembre, al ristorante “19 al Paradiso” di Mirano, andrà in scena un “poetry slam”, sfida a colpi di poesia sul tema del dialogo. Si chiude mercoledì 27, di nuovo al teatro di Villa Belvedere, con lo spettacolo “Leila della tempesta” (ingresso gratuito con offerta).

“Lo slogan che abbiamo scelto per questo mese - concludono Grigolato e Sbrogiò - è «La parola non per alzare muri ma per costruire ponti». Oggi assistiamo all’innalzamento di nuovi muri tra le persone attraverso l’uso astuto, se non violento e ostile, della parola. Contiamo che le nostre proposte possano far riscoprire il valore della parola come ponte tra le persone, luogo non solo simbolico dove incontrarsi e confrontarsi”.

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