lunedì, 21 aprile 2025
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Il calore di una coperta contro la violenza sulle donne

Ha avuto grande successo il progetto VivaVittoria, giunto a compimento domenica scorsa 27 novembre, quando sulle mura di Treviso è stata dispiegata un'enorme coperta colorata, frutto del lavoro di tante persone, come iniziativa e presa di posizione contro la violenza sulle donne. 

Le mura di Treviso ricoperte dal Bastione San Marco a porta Fra Giocondo da una distesa lunga quasi 1.000 metri di coperte in lana realizzate a mano, legate tra loro da un filo rosso che unisce il lavoro delle tante mani che le hanno prodotte, in un forte messaggio contro la violenza di genere.

Impossibile, domenica 27 novembre, vedere la fine di questa opera d’arte, evento conclusivo di Viva Vittoria, il progetto che ha visto centinaia di volontarie impegnate a produrre, ai ferri e a uncinetto, circa 5.000 quadrati di lana di 50 x 50 cm, assemblati tra loro in oltre 2.000 coperte. Bello percorrere, a fianco, questo enorme tappeto colorato, ammirare le tecniche, e per molte volontarie riconoscere, tra migliaia, il proprio quadrato. Un lavoro durato mesi a cui hanno contribuito molte associazioni di donne, per lanciare un messaggio contro la violenza sulle donne e raccogliere fondi per sostenere i progetti di due realtà, Centro Antiviolenza Telefono Rosa di Treviso e Casa Rifugio CasaLUNA del Comune di Treviso.

“Non so se sia la coperta più lunga del mondo, ma per noi è sicuramente la più bella – esordisce il sindaco di Treviso, Mario Conte, all’inaugurazione –. Una grande opera relazionale condivisa, che attraverso la bellezza, il lavoro manuale e la partecipazione di enti, associazioni e tantissimi volontari da tutta la provincia, lancia con forza un messaggio urgente e, purtroppo, più che mai attuale: stop alla violenza sulle donne”.

“La bellezza di questa iniziativa sta nella sua capacità di creare connessioni tra persone di generazioni, estrazione sociale, provenienze diverse e attivare così una grande rete di solidarietà, anche oltre i confini della provincia di Treviso - spiega Rosa De Filippo, presidente di «UP – I Sogni fuori dal cassetto», associazione che ha coordinato il progetto -. Tra le coperte esposte sulle Mura, ad esempio, ce n’erano arrivate da Slovenia, Polonia, Israele, da persone che, di passaggio a Treviso, hanno scoperto il progetto. Tantissime le persone che, nel corso della giornata, passeggiando lungo le Mura hanno contribuito al progetto, riscattando una coperta in cambio di una donazione, il cui ricavato andrà a finanziare progetti a sostegno di donne vittime di abusi. 

Tra le associazioni che hanno partecipato al progetto, c’è stata anche Anziànimo, afferente al Circolo Noi di San Liberale di Treviso, con le signore Ambrosina Barbon, Luisa Mazziotti, Erica Petrosso, Paola Spagnolo e Giovanna Loschi, che ha partecipato anche allo spazio cucitura allestito all’ex Sommariva di Treviso. 

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