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Mogliano celebra la memoria del partigiano Emilio Ferretto

Questa mattina, 6 febbraio, con una solenne cerimonia, la comunità di Mogliano Veneto ha ricordato il partigiano Erminio Ferretto, simbolo della Resistenza e simbolo della lotta per la libertà. La commemorazione si è svolta alle ore 10.15, in via Ferretto, nei pressi dello Stadio Comunale, presso il cippo a lui dedicato e ha visto la partecipazione delle autorità locali, delle sezioni Anpi “Maria Braut” di Mogliano, “E. Ferretto” di Mestre e di Marcon-Quarto d’Altino. Presenti anche alcuni familiari del partigiano che hanno preso parte alla commemorazione. La cerimonia è iniziata con il posizionamento dei Gonfaloni dei Comuni di Venezia, Marcon e Mogliano Veneto, dietro al cippo commemorativo, con il Gonfalone di Venezia al centro, a sinistra quello di Marcon e a destra quello di Mogliano. Dopo il saluto e il raccoglimento iniziale, il cerimoniale, curato da Saverio Rossi dell’A.N.C., ha avuto avvio con il tradizionale omaggio al partigiano, accompagnato dalla tromba della sig.ra Cinzia Zanatta del Gruppo Musicale Città di Mogliano. Uno dei momenti più significativi è stata la deposizione della corona d’alloro da parte di due rappresentanti dell’Anpi, seguita da un silenzioso raccoglimento. Gli amministratori locali hanno quindi reso omaggio alla memoria di Ferretto, sottolineando l’importanza di mantenere vivo il ricordo della storia e del sacrificio che ha compiuto per la libertà di tutti.
La cerimonia si è conclusa con l’intervento di Leonardo Muraro, vicesindaco di Mogliano Veneto, che ha ribadito la rilevanza di eventi come questi, per non dimenticare mai i valori della Resistenza e l’importanza di trasmettere alle giovani generazioni i principi di libertà e uguaglianza.
Erminio Ferretto, nato il 12 dicembre 1915 a Carpenedo (Ve), fu un partigiano italiano. Dopo aver combattuto nella guerra civile spagnola nelle Brigate Internazionali, fu internato in Francia e confinato sull’isola di Ventotene. Rientrato in Italia dopo la caduta del fascismo, si unì alla Resistenza, combattendo nel Veneto. Venne ucciso la notte tra il 5 e il 6 febbraio 1945 a Bonisiolo di Mogliano Veneto (TV), in una casa vicina al confine con il comune di Marcon, vittima di un tradimento durante una perquisizione delle brigate nere. In suo onore, la sua brigata assunse il suo nome.