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Campus Ca’ Foscari: investimento da 22 milioni all’ex Turazza a Treviso
Il sindaco Mario Conte lo aveva detto a suo tempo: Treviso non intende costituire il suo proprio ateneo, ma rafforzerà la partnership con le due storiche università vicine, Padova e Venezia, puntando a raddoppiare la presenza di giovani studenti in città fino a 6 mila iscritti nel 2026. All’obiettivo, un altro tassello è stato recentemente aggiunto: nei giorni scorsi Università Ca’ Foscari Venezia, Comune di Treviso e Ipab Appiani Turazza hanno firmato l’ampliamento al Protocollo d’Intesa del 2022 che già prevedeva alcuni spazi dedicati all’ateneo nell’area dell’ex Turazza, in zona San Nicolò.
Gli edifici del Campus, che da questo momento oltre ai padiglioni comprenderanno anche gli spazi adiacenti ora in uso all’istituto Fleming e Dante Alighieri, verranno dati in concessione gratuita a Ca’ Foscari da parte dell’Amministrazione comunale. Si parla, nello specifico, di un unico grande Campus di oltre diecimila metri quadrati, dotato di aule di grandi dimensioni e ulteriori spazi di servizio per studentesse e studenti (mensa, aule studio, co-working), ma anche per il personale dell’ateneo, la cui fase di progettazione inizierà a stretto giro. Rispetto all’attuale collocazione dell’Università Ca’ Foscari in palazzo San Paolo e palazzo San Leonardo, la nuova sede disporrà di circa 3 mila metri quadrati in più.
L’investimento pubblico complessivo, per gli interventi su entrambi gli edifici del Campus, è di oltre 22 milioni di euro, ed è salutato con favore non solo dagli attori protagonisti, ma anche da Leopoldo Destro, presidente di Confindustria Veneto Est, che sottolinea come “il nuovo Campus potrà favorire il dialogo tra mondo accademico e della ricerca e industria, l’ingresso di studentesse e studenti in università e il loro inserimento nel mondo del lavoro e contribuire a ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro”.
La presenza in città dell’ateneo veneziano – a Treviso da oltre trent’anni con la Scuola interdipartimentale in Economia, Lingue e Imprenditorialità per gli Scambi internazionali – si esprimerà anche in termini di valorizzazione dell’offerta culturale della città, anche in relazione all’obiettivo dello sviluppo e crescita del settore turistico; allo sviluppo di tirocini formativi e di orientamento dei laureati e laureandi in ambiti di interesse del Comune, alla partecipazione a bandi competitivi, sia a livello nazionale sia europeo per il reperimento di fondi per studi e ricerche applicate, nonché per lo sviluppo di progetti a elevato impatto socio economico su temi di interesse congiunto e volti alla valorizzazione delle risorse del territorio.
Inoltre Ca’ Foscari si impegnerà nella formazione di esperti del terzo settore e nel potenziamento delle attività di volontariato, partecipando attivamente e ospitando il progetto “Università del volontariato” in collaborazione con Csv - Centro di servizio per il volontariato di Belluno e Treviso, giunto nell’anno accademico 2023/24 alla decima edizione, nonché nel sviluppare e promuovere attività di formazione e orientamento per gli studenti e gli insegnanti delle scuole superiori del territorio trevigiano, in collaborazione con il Centro internazionale di Studi sull’Economia turistica. Per questo la rettrice Tiziana Lippiello sostiene di aver “approvato un progetto importante e strategico per la presenza di Ca’ Foscari a Treviso”, aggiungendo anche che: “non vediamo l’ora di accogliere gli oltre 1.500 iscritti ai corsi di area economica, linguistica e scientifica, e al Master del Centro internazionale di Studi sull’Economia turistica in partnership con la Regione Veneto. La nostra offerta formativa a Treviso si basa sulla forte interazione con il territorio e il suo tessuto imprenditoriale, a beneficio di un’area produttiva tra le più importanti del Paese, con una forte proiezione internazionale con cui ci aspettiamo di intensificare la collaborazione”.
Così Treviso si prepara a essere una città sempre più universitaria. L’avvio del cantiere del nuovo campus è previsto per la fine del 2026, ma intanto tra 2025 e 2026 si concluderanno i cantieri dell’ex caserma Salsa, della biblioteca ex Gil e della stazione ferroviaria, tutti luoghi che promettono agli attuali e futuri studenti e studentesse universitari di vivere una città ricca di spazi adeguati allo studio e alla formazione.