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Crescono i poveri in Italia: quasi il 10 per cento
I poveri assoluti risultano essere il 9,7% del totale della popolazione (erano il 9,1% nel 2021). Sono 5 milioni 674mila persone. L’aumento è pari allo 0,6% dal 2021 al 2022. “Per quanto la situazione sia preoccupante, non c’è stata la temuta esplosione della povertà che si attendeva dopo il vertiginoso aumento dell’inflazione registrato nel 2022 (+12,1% di inflazione tra i ceti più bassi della popolazione)”, così Caritas italiana commenta i dati Istat diffusi il 25 ottobre. Dal 2021 al 2022 i poveri in Italia aumentano di 357mila unità, ma l’aumento cambia molto a seconda del territorio di riferimento (ad esempio, nel Centro Italia i poveri sono aumentati soltanto dello 0,2%: +17mila poveri). L’aumento contenuto del fenomeno è dovuto all’effetto positivo di almeno tre tipologie di misure: Bonus Gas e Bonus elettrici; Reddito di Cittadinanza; Assegno universale e unico per i figli. Alcuni aspetti che evidenzia Caritas italiana: 1 milione 270mila minorenni sono sotto la soglia di povertà assoluta. Il 21% delle famiglie con 3 o più figli minori è in condizione di povertà assoluta. È un segnale di ulteriore sfiducia verso la possibilità di fare figli; forte situazione di disagio al Sud: l’incidenza della povertà assoluta al Sud è quasi il doppio di quella del Centro Italia (13,3% contro il 7,5%); l’incidenza della povertà è più elevata nei piccoli Comuni: è un segnale preoccupante, forse riconducibile ai fenomeni migratori di fasce di popolazione povera verso tali aree, a causa del caro affitti nelle cinture metropolitane; leggero aumento della povertà assoluta tra le famiglie con almeno una persona anziana, segnale in controtendenza rispetto alla prevalente incidenza della povertà assoluta tra le famiglie giovani. È un aspetto da monitorare nel tempo, in quanto segnale di una possibile perdita di autonomia sociale e sanitaria; il gruppo sociale in assoluto più penalizzato è quello delle famiglie di soli stranieri con figli minorenni al Sud Italia, tra cui l’incidenza della povertà raggiunge il livello record del 37,6%.
Bordignon: “Necessarie politiche a sostegno delle famiglie”
“Allarmano i dati Istat sulla povertà assoluta in Italia nel 2022. Numeri impressionanti che fotografano un trend in netto peggioramento. Una situazione particolarmente preoccupante che riguarda oltre due milioni di famiglie pari a cinque milioni di individui. Preoccupa, peraltro, il fenomeno dei minori in povertà assoluta, pari a oltre un milione di persone. L’aumento dell’inflazione e la progressiva perdita di potere d’acquisto delle retribuzioni rischia di avere ripercussioni drammatiche in particolare sulle famiglie con figli. A forte rischio anche la capacità di far fronte ai mutui sulla prima casa con la possibilità dell’ulteriore incremento dei crediti deteriorati delle famiglie e con conseguente perdita dell’abitazione principale. Come Forum delle Associazioni Familiari riteniamo fondamentale intervenire a sostegno dei nuclei che si trovano in condizione di particolare difficoltà economica per garantire il potere di acquisto e rafforzare i servizi di welfare territoriale. In tal senso auspichiamo l’apertura di un tavolo nazionale per discutere di politiche a sostegno delle famiglie volte a garantire l’accesso ai servizi sociali essenziali e a promuovere l’occupazione, la giusta retribuzione e la formazione. Chiediamo anche che l’Assegno Unico venga rinforzato e che venga confermato l’adeguamento all’inflazione anche nel 2024. L’aumento delle persone che vivono in stato di indigenza è una questione non soltanto economica, ma ha un impatto sulla coesione nazionale. Siamo di fronte ad una sfida cruciale che richiede l’impegno e il coinvolgimento dei principali attori sociali”. Lo ha dichiarato Adriano Bordignon, Presidente Forum Associazioni Familiari, in merito ai dati Istat sulla povertà assoluta.