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Ciclismo: Mondiali in programma dal 21 al 28 settembre, in Ruanda

Dal mondiale, giù fino alla coppetta d’oro: ecco il ciclismo che guarda al futuro. Così, dalla corsa iridata che quest’anno si disputerà in Ruanda, prima volta nel Continente africano, alla grande manifestazione nazionale giovanile ciclistica che si tiene a Borgo Valsugana, dove si evidenza chi potrà aspirare ad avere un futuro nelle due ruote. Insomma, un ciclismo in piena evoluzione, che guarda al futuro e che tenta di trovare altre strade, che poi sono le strade del mondo. Basta ciclismo europacentrico, ma ciclismo votato al mondo, con tutte le difficoltà del caso.
Mondiale in Ruanda
Quest’anno l’Uci ha deciso che il Mondiale si correrà in Ruanda, nella capitale Kigali, accogliendo così la richiesta delle autorità africane. Si correrà dal 21 al 28 settembre e si mormora che sarà uno dei più duri della storia di questo sport e di questa manifestazione. Qualche dato per capire. Per quanto concerne i professionisti uomini, i chilometri da percorrere saranno 267,5 con 5.475 metri di dislivello. Per le donne, invece, 164,6 km con 3.350 metri di dislivello. Per la prima volta quest’anno le donne Under 23 correranno una gara tutta loro e non insieme alle donne Elite. Le prove a cronometro si terranno domenica 21 e mercoledì 24 settembre. Per gli uomini 40,6 km e 680 metri di dislivello, mentre per le donne 31,2 km con 460 metri di dislivello. Le gare in linea, invece, saranno da giovedì 25 a domenica 28.
Il tracciato
Partenza e arrivo nella capitale Kigali, posta a 1.500 metri di altezza. Tutte le prove in linea avranno base su un circuito cittadino ondulato e, poi, alcune uscite su impegnativi strappi. Memorizziamo questi luoghi: Cote de Kigali (800 mt all’8,1%), Cote de Kimihurura (1,3 km al 6,3%), Cote de Peage (1,8 km al 5,9%), Mont Kigali (5,9 km al 6,9%), Mur de Kigali (400 mt all’11%). Insomma, un percorso e strappi proprio degni di una classica del Nord, ma qui siamo nell’emisfero Sud.
La squadra
Il ct Marco Villa ha già fatto una prima scrematura dei possibili convocati. Il capitano dovrebbe essere Ciccone,con Tiberi, Pellizzari, Fortunato e Cattaneo. C’era anche Caruso, ma si è infortunato. In corsa per una maglia anche Bettiol, Bagioni, Sobrero, Frigo e Ulissi. In campo femminile, al momento, confermatissima Elisa Longo Borghini, mentre negli under 23 grande fiducia nel diciottenne Lorenzo Mark Finn.
La coppetta d’oro
Il ciclismo mondiale con l’Africa guarda al futuro. Il ciclismo nazionale, invece, con la manifestazione della coppetta d’oro svoltasi a Borgo Valsugana in Trentino guarda al futuro azzurro delle due ruote. In due giorni hanno partecipato 1.400 atleti di 163 società, da tutta Italia. L’ha spuntata il gruppo sportivo Mosole, presieduto da Luca Pavanello, che ha vinto la speciale classifica a squadre. Al secondo posto lo Sprint Vidor Vallata mentre il Postumia 73 si è classificato al sesto posto.