Questo tempo particolare, che ci vuole preparare nella duplice attesa del Natale del Signore e del suo...
Anfass San Donà, cinquant’anni per le persone con disabilità, le famiglie e il territorio
Grande festa, a San Donà di Piave, per i 50 anni dalla fondazione della sezione dell’Anfass, associazione di famiglie e persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo. Al recente evento celebrativo hanno partecipato soci, sostenitori e amici di questa importante realtà del territorio con la quale collaborano quotidianamente 280 persone, che offrono il loro tempo per laboratori e attività dedicate a persone con disabilità intellettive e disturbi del neuro-sviluppo di tutte le età e sostegno psicologico alle persone e alle loro famiglie, ma anche vacanze autonome e attività ricreative estive. L’associazione ha sede in via Cima 11, a San Donà di Piave, dove vengono svolte attività quotidiane con il supporto di personale qualificato e numerosi volontari. Recentemente, l’associazione è stata inserita nel Registro nazionale degli enti del Terzo settore. Anfass collabora con numerosi enti e associazioni presenti nel territorio, proprio per dare a ogni persona la possibilità di esprimersi e integrarsi nel tessuto sociale: per questo, vengono organizzate frequentemente uscite nel territorio, feste, manifestazioni, esperienze sportive, organizzate e gestite insieme a professionisti e volontari.
“Ringraziamo e abbracciamo tutte le persone, enti e famiglie, che insieme a noi festeggiano questo importante traguardo”, dicono le “mamme presidenti” che si sono succedute nel tempo, tra cui l’attuale Alessandra Vello e la precedente, Roberta Vignotto, che hanno voluto ricordare le indimenticabili fondatrici dell’associazione, Gianna Prata e Flora Manzato. “Vogliamo un mondo in cui i nostri diritti di persone con disabilità vengano rispettati, in modo che possiamo decidere da soli cosa fare della nostra vita” dicono in coro i ragazzi e le ragazze di Anfass, mentre leggono la convenzione Onu del 2006 sui diritti delle persone con disabilità: “Abbiamo il diritto di viaggiare, sapere le cose che ci interessano attraverso i mezzi di comunicazione, avere le nostre idee, andare a scuola come tutti gli altri, studiando quello che più ci piace, votare e imparare a fare cose che ci rendono autonomi; nessuno deve farci del male: abbiamo, infatti, il diritto di chiedere e avere aiuto se qualcuno ci tratta male” concludono i ragazzi.