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Bacheca del Riuso di Savno: esempio virtuoso di economia circolare
La Sinistra Piave alza l’asticella della sensibilità ambientale a livello nazionale ed europeo presentando un progetto unico nel suo genere promosso da Savno: la Bacheca del riuso, un esempio virtuoso di economia circolare, salutato con plauso dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenuto di persona alla cerimonia ufficiale che si è tenuta a Conegliano lunedì 22 gennaio.
“E’ enorme la quantità di rifiuti da smaltire, 110 mila tonnellate nei 44 Comuni; più del 90% vengono recuperati – ha spiegato Giacomo De Luca presidente di Savno -. Il vetro che raccogliamo va direttamente in fonderia perché abbiamo un’impurità del 0,1-0,3%, per gli altri rifiuti incassiamo il maggior importo di tutti i consorzi, al di sopra nel normale conferimento degli altri bacini”. Una realtà, già fiore all’occhiello nel panorama nazionale, oggi amplia il suo raggio d’azione con un audace tentativo di “mercatino dell’usato”, idealmente il più grande impianto virtuale di recupero di rifiuti. “L’estensione di questo impianto – ha affermato il direttore generale di Savno, Gianpaolo Vallardi - sono 44 Comuni, addetti ai lavori 310 mila persone, che sono gli abitanti del nostro territorio, perché ognuno potenzialmente tutti i giorni, può recuperare qualcosa. Questa, viaggiando anche un po’ con la fantasia, è la potenzialità dell’idea”.
Per ora la versione pilota coinvolge gli ecocentri di Conegliano e Godega di Sant’Urbano e, se dovesse funzionare ed essere estesa, limiterebbe gli sprechi diminuendo i rifiuti e aiutando le fasce economicamente più deboli. Cliccando su www.bachecariuso.savnoservizi.it si accede alla pagina con gli articoli in vetrina: passeggini, diversi tipi di stoviglie, giocattoli e oggetti di vario genere a cui è stata data una seconda vita prima di essere destinati all’eliminazione nell’ecocentro. Cliccando e compilando la scheda dell’articolo scelto, lo si può prenotare per il ritiro in cambio di un’offerta libera facoltativa. Le donazioni raccolte sono interamente destinate alla beneficenza. “Gli oggetti in perfetto stato vengono subito donati o messi a disposizione – si legge sul sito -. Gli altri materiali sono sottoposti a un upgrade grazie al lavoro di studenti degli istituti professionali e a quello di persone con disagio sociale”.
Gli allievi coinvolti per le piccole riparazioni sono quelli dell’Istituto professionale Galilei di Conegliano, mentre la trasformazione in oggetti di design di mobili demodé o complementi d’arredo datati è affidata agli studenti del Don Bosco guidati da Debora Basei, fondatrice dell’Aassociazione Ricrearti Lab, che da anni con l’Amministrazione coneglianese porta avanti questo tipo di progetti. C’è poi una valenza fortemente sociale, oltre che didattica. “La peculiarità di questo progetto è racchiusa nelle sinergie che lo caratterizzano - spiega Debora Basei -, nei nostri laboratori collaborano anche i ragazzi della Piccola Comunità e gli ospiti dell’associazione Pesco, che preparano il materiale a disposizione degli alunni del Don Bosco per le lavorazioni. Penso, ad esempio, ai ritagli di giornali per il decoupage. L’iniziativa, dunque, nasce anche per questo, per sostenere persone in difficoltà e talvolta allontanarle da situazioni difficili”.
Lo stesso ministro ha toccato con mano cosa significhi “il recupero” operato dai ragazzi, mettendosi al servizio per una prova di riciclo tecnico e creativo. “Il progetto è importante a livello sociale, economico, educativo e di percezione, perché il nostro modello è a forte consumo, ma il rovescio della medaglia è lo spreco – ha sottolineato Gilberto Pichetto Fratin –. Il Paese ha bisogno di realtà che possano trascinare in modo virtuoso. Savno è una di queste, i suoi numeri lo raccontano. Non posso che complimentarmi: essere avanti nell’economia circolare significa essere una miniera per il futuro”. Il progetto, voluto da Savno e Consiglio di Bacino Sinistra Piave, ha come partner Utilitalia, Legambiente, Ricrearti Lab, l’associazione il Pesco, Confindustria Veneto Est, l’Istituto Galilei e il Don Bosco di Conegliano.