La morte ha la forza di farci riconsiderare le priorità della vita e, forse, di dare loro un po’ di ordine....
Con "Montello luogo della memoria" vengono messi in rete i siti della Grande guerra. E si va verso un piano territoriale
Questi i principali luoghi coinvolti: Villa Wasserman a Giavera del Montello con il cimitero britannico e il museo emotivo, gli hangar della Johnatan Collection, il sacrario di Nervesa della Battaglia, il cippo degli Arditi, il sacello Baracca, il sacrario di Santa Lucia, l’Osservatorio del Re, l’Isola del Morti, i bunker e le trincee del Montello, Villa Sandi, la rocca di Cornuda.
“Montello luogo della memoria”: è questo il nome del progetto di marketing territoriale legato a "Città d'Arte e Ville Venete del Trevigiano" approvato in questi giorni dalll'Ogd (organizzazione gestione destinazione turistiche) per l’IPA Montello Piave-Sile, che vede come capofila il comune di Montebelluna).
Il progetto rientra tra quelli – 8 in tutto – che l’OGD attraverso la cabina di regia ed il tavolo di confronto composto da amministrazioni pubbliche, associazioni di categoria, consorzi, e Pro loco hanno deciso di finanziare con un contributo complessivo di 242mila rispetto al valore totale di 455mila euro. La gran parte dei progetti troverà copertura grazie all’imposta di soggiorno riscossa dai Comuni aderenti
Quello presentato dall’Ipa è un progetto di 80mila euro che sarà finanziato per 50mila euro dall’OGD ed è stato pensato per mettere in rete tutti i luoghi della memoria presenti nel Montello legati all’evento della Grande Guerra e che hanno come portale d’accesso fisico il MeVe - Memoriale Veneto della Grande Guerra.
Questi i principali luoghi coinvolti: Villa Wasserman a Giavera del Montello con il cimitero britannico e il museo emotivo, gli hangar della Johnatan Collection, il sacrario di Nervesa della Battaglia, il cippo degli Arditi, il sacello Baracca, il sacrario di Santa Lucia, l’Osservatorio del Re, l’Isola del Morti, i bunker e le trincee del Montello, Villa Sandi, la rocca di Cornuda.
Spiega il presidente dell’IPA Montello Piave-Sile, Marzio Favero: “L’intento dl progetto è quello di sperimentare in un luogo di facile accessibilità un modello di visita dei luoghi della memoria bellica ispirato alle esperienze francesi sulla prima e seconda Guerra Mondiale così da definire un format che può essere replicato entro e fuori provincia in particolare nel Massiccio del Monte Grappa e Piave e costruire un progetto pilota che dall’Ipa Montello Piave Sile si apra ad un coordinamento delle IPA provinciali”.
Sette sono le azioni previste dal progetto: dalla creazione di una rete per la gestione coordinata dei siti nell’ambito della DMC che si sta creando, alla strutturazione di una prima rete di info-point da destinare in primis a luoghi pubblici e privati (destinati all’accoglienza da ristoranti ad alberghi, B&B etc.); dal posizionamento del prodotto in internet (con l’utilizzo di strumenti google e wiky) all’elaborazione grafica di una mappa di dettaglio, alla stampa di un depliant in italiano ed inglese di presentazione della rete, all’elaborazione di un prodotto audiovisivo di promozione, all’acquisto di 3 tavoli multimediali da inserire al MeVe, al Sacrario di Nervesa e in quello di Cima Grappa di promozione della rete e dei percorsi.
Conclude l’assessore Debora Varaschin: “Questo progetto sarà sviluppato all’interno del coordinamento dell’Ipa mettendo assieme quindi i comuni e le associazioni di categoria in collaborazione con lo studio Landi e associati che ha vinto la gara per dare un’identità turistica a questo territorio. Un importante risultato quello raggiunto martedì dall’OGD che di fatto, con queste progettualità, ha dato il via, dopo un percorso non sempre facile, alla missione per cui è nato, valorizzare il nostro territorio negli aspetti turistici. Per la nostra IPA è una opportunità per dare forma e sostanza ad un percorso già intrapreso. Il finanziamento ottenuto è il massimo previsto”.