martedì, 10 dicembre 2024
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Monastier: Comune in prima linea su biodiversità e creato

Pensati nuovi corridoi ecologici e piantumazioni, unendo percorsi pedonali urbani e ciclabili, per invitare residenti e visitatori a immergersi nel patrimonio verde. Questa rete di anelli concentrici non è solo una struttura urbana, ma un invito a esplorare e rispettare la natura. Verrà lanciata anche l’iniziativa «Ecoscuola di Laudato Si’»,

Il Comune di Monastier è impegnato in prima linea per la difesa della biodiversità e degli ecosistemi naturali, anche attraverso l’assessorato alla Biodiversità e Bellezza, di cui è titolare Clelia Daniel, dall’inizio del nuovo mandato della sindaca Paola Moro, cioè da giugno 2024.

Il progetto, formalmente, parte da più lontano, da settembre 2023, quando l’Amministrazione comunale di Monastier lanciò il progetto “Biodiversità e bellezza”, coordinato dall’Amministrazione medesima, e realizzato insieme a realtà e associazioni locali sensibili al tema della sostenibilità. In particolare, quel progetto immagina a Monastier nuovi corridoi ecologici e piantumazioni, unendo percorsi pedonali urbani e ciclabili, per invitare residenti e visitatori a immergersi nel patrimonio verde. Questa rete di anelli concentrici non è solo una struttura urbana, ma un invito a esplorare e rispettare la natura.

Un altro progetto innovativo che il Comune di Monastier intende lanciare è l’iniziativa «Ecoscuola di Laudato Si’», un programma che coinvolgerà gli studenti delle scuole locali in attività di scoperta e responsabilità ambientale, gettando le basi per una generazione consapevole delle sfide ecologiche.

“Il recente rapporto Asvis (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile) - spiega l’assessora Daniel - rivela le criticità in Italia per il raggiungimento dell’obiettivo dell’Agenda 2030, che mira alla tutela degli ecosistemi terrestri e alla conservazione della biodiversità. Il crescente consumo di suolo e la frammentazione del territorio, sono ostacoli alla sostenibilità; proteggere almeno il 30% delle aree naturali entro il 2030, diventa essenziale. Il territorio agricolo di Monastier, con i suoi incantevoli paesaggi fluviali, accoglie specie rare come il martin pescatore e suggestivi aironi cenerini, testimoniando un equilibrio prezioso tra la vita selvatica e la presenza umana. Tuttavia, l’urbanizzazione e le attività agricole hanno lasciato il segno anche qui, spingendo la comunità a intervenire per preservare questa ricchezza naturale”.

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