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Dantedì a Treviso: musica, spettacoli e un mazzo di carte

Nove eventi in città organizzati da Società dantesca e Comune con le scuole per celebrare il Sommo poeta
13/03/2025

Quest’anno i festeggiamenti per il Dantedì (alla quinta edizione nel 2025) si fanno ancora più grandi: la sezione trevigiana della società Dante Alighieri lavora per la prima volta (ed è tra i primi a farlo in Italia) con l’Amministrazione comunale, oltre all’Istituto Canossiane e ai licei Canova e Duca degli Abruzzi. La città di Treviso, descritta nel IX canto del Paradiso come il luogo “ove Sile e Cagnan s’accompagna”, è città dantesca e dall’11 al 28 marzo vede in calendario nove eventi diffusi tra incontri e spettacoli per celebrare il Sommo poeta, capace di parlare ancora chiaramente ai giorni nostri.

Dantedì

“Abbiamo voluto intrecciare approfondimenti culturali con universi e linguaggi che sembrano distanti, ma che non solo celebrano Dante, ma rivelano la versatilità e la ricchezza della sua opera, una testimonianza di come sia possibile innovare, ascoltare e reinterpretare la Commedia, trovare metodologie nuove, inediti approfondimenti, fare riferimento a un mondo sensoriale diverso”, spiega Maria Giuseppina Vincitorio, presidente della società Dante Alighieri - Comitato di Treviso. E, infatti, a calendario non mancano iniziative teatrali e musicali, accanto alle “classiche” lectio magistralis. Per queste ultime, a tema sono l’11 marzo la devotio nel Paradiso con Luigi Garofalo; giovedì 13 (ore 17, sala Guadagnin di palazzo Rinaldi) la questione controversa degli influssi mediorientali e islamici nella Divina Commedia con Gian Domenico Mazzocato; martedì 25 alle 11.30 la geometria nelle tre cantiche, con Maria Castronovo (museo di Santa Caterina).

Cabaret, musica
e un mazzo di carte

Nelle celebrazioni trevigiane della discesa dantesca all’Inferno (individuata dagli studiosi, appunto, con il 25 marzo) non poteva mancare l’arte. Martedì 25 alle 18, a Santa Caterina, ci si abbandona alle suggestioni musicali dell’evento “Diverse voci fanno dolci note” con letture e commenti della giovane Costanza Pasquotti, accompagnati dal flauto di Federica Lotti. Dal 22 al 25 marzo palazzo dei Trecento, inoltre, ospiterà una mostra delle “Dantiche”, un mazzo di carte da briscola reinterpretato dall’artista Alberto Cristini in chiave dantesca. Testi di Gian Domenico Mazzocato. La mostra sarà aperta sabato 22 dalle 16 alle 19, domenica 23 dalle 11 alle 16, martedì 25 dalle 15 alle 17.30. Il mazzo di carte, in edizione limitata, sarà in vendita al costo di 10 euro. Inaugurazione sabato 22 alle 11. Originale, sicuramente dal titolo, l’incontro “Cabaret dantesco. Curiosando dietro le quinte della Commedia”, con letture e interpretazioni a cura di Federico Palmieri. L’idea è quella di presentare percorsi inediti della vita di Dante e di alcuni suoi versi. Appuntamento, questo, in scena domenica 23 marzo alle 17 in sala Coletti del museo di Santa Caterina.

Giovani protagonisti

Il protagonismo giovanile in questa edizione è evidente, fin dalla copertina. L’immagine coordinata è, infatti, realizzata dagli studenti della scuola di formazione Enac Veneto delle Canossiane, compresa l’effige modernizzata del Poeta: una dimostrazione di come Dante possa mettere in dialogo i vari indirizzi. L’Istituto canossiano, infatti, partecipa anche con la Maratona dantesca, canti del Purgatorio recitati da 20 ragazze e ragazzi del liceo di Scienze umane a indirizzo teatrale in cinque luoghi della città (ponte Dante, piazza Santa Maria dei Battuti, loggia dei Cavalieri, Battistero e museo Bailo): sarà l’evento conclusivo, venerdì 28 marzo alle 17.30. La sfida è proprio quella di portare la parola dantesca per strada, proprio in mezzo al via vai quotidiano. Due giovani dell’Istituto canossiano Madonna Del Grappa saranno, invece, presenti all’incontro con Giorgio De Conti, di giovedì 20 marzo, a palazzo Rinaldi, sul famoso Pier della Vigna. Infine, martedì 25 marzo, dalle 10 a Santa Caterina, 240 studenti e studentesse dei licei Canova e Duca degli Abruzzi attualizzeranno con le loro riflessioni ed esperienze la lettura dantesca, approfondendo anche l’aspetto etimologico. “Dante piace ai giovani perché rispetto a Boccaccio e Petrarca (già coronati d’alloro in vita) la sua freschezza sta anche nell’essere stato riscoperto poco fa, nel 1870” spiega Gian Domenico Mazzocato. “I ragazzi non vedono l’ora di mettersi all’opera - conferma Tommaso Franchin, professore di Teorie e tecniche della comunicazione all’Istituto Canossiane -. Coinvolgeteci e metteteci alla prova!”.

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