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Settimana sociale, “anteprima” a Trieste su democrazia e associazioni laicali

La due giorni del 3 r 4 maggio ha dato vita a un interessante dibattito, che ha tenuto insieme l’impegno dei cattolici per la democrazia e l’attuale cammino sinodale
10/05/2024

Possiamo dire che il cammino sinodale si sta consolidando? A vedere, ascoltare e trovarsi in mezzo alla due giorni che si è tenuta a Trieste, il 3 e il 4 maggio, si può dare una risposta convintamente positiva. Attorno al tema di un rinnovato impegno dei cattolici per la vita democratica, proposto dal vescovo Trevisi e dall’associazionismo cattolico locale in sinergia con le presidenze nazionali delle principali associazioni e movimenti laicali, si sono confrontati i Presidenti nazionali, insieme a molti laici cattolici locali e di altre città. Presenti anche due vescovi, mons. Luigi Renna, presidente del Comitato scientifico delle Settimane Sociali, in programma a luglio, e mons. Michele Tomasi, vescovo di Treviso, componente del Comitato preparatorio della Settimana nazionale.

Possiamo dire che è stata un’anteprima di grande qualità della cinquantesima Settimana sociale. Il primo giorno il dibattito, aperto dal vice presidente del Consiglio regionale Francesco Russo e dal vescovo Trevisi, è stato poi moderato dal direttore di Avvenire, Marco Girardo, che ha sottolineato alcune distorsioni diffuse in politica oggi, come l’enfasi sull’io e non sul noi e questa atmosfera di perenne campagna elettorale con attacchi reciproci e nessun vero ascolto delle ragioni altrui.

Gli interventi dei presidenti si sono rivelati molto opportuni e stimolanti, come l’invito di Adriano Roccuzzi (Comunità di Sant’Egidio) a ritrovare la passione evangelica per la gente, la critica alle posizioni autoreferenziali, ad una politica troppo polarizzata e al dovere di mettere in campo buone pratiche, come i corridoi umanitari. Critiche del pensiero binario è stato l’ invito di riprendere la logica della speranza, venuto dal presidente delle Acli, Emiliano Manfredonia, che ha preannunciato il lancio di proposte di legge di iniziativa popolare sulla partecipazione. Una democrazia formale o sostanziale?, si è chiesta la Presidente del Movimento politico per l’unità dei Focolari, Argia Albanese, dove si coltivano legami di amicizia tra politici di varie appartenenze. E molto interessante anche il progetto dei corridoi umanitari per il lavoro , di cui ha parlato il presidente del Mcl, Alfonso Luzzi, come anche le iniziative delle collette alimentari di Cl e dell’Agesci, il cui referente, Francesco Scoppola, ha ricordato il dovere di una seria autocritica, di una nuova educazione e del bisogno di testimoni.Il giorno dopo, il vescovo Trevisi ci ha spinto a pensare al domani, di chi ci sarà dopo di noi, alla politica come strumento indispensabile per la fraternità universale e come cura dei fragili e dei deboli. Ma bisogna curare anche il dialogo e uscire dai recinti autoreferenziali.

Sabato mattina si sono svolti i laboratori, dai cui lavori sono uscite forti sollecitazioni su temi, in cui si svolge l’impegno di una rinnovata cittadinanza attiva come la denatalità, l’educazione alle relazioni spesso tutte da scoprire, la lotta alle difficoltà economiche di tanti, la ricerca di contatti con i luoghi delle decisioni, i servizi per l’infanzia, il conciliare lavoro e genitorialità, la formazione socio politica mirata e diffusa, gli investimenti nella edilizia scolastica e nei trasporti. Una serie di buone pratiche anche da reinventare, partendo da noi per capire meglio il sentire dei giovani, spesso tanti disillusi, e per darsi il tempo di salutari soste comunicative , grazie alle quali ci si conosca , ci si renda più consapevoli e più presenti a favore del bene comune. Visibile la gioia per aver vissuto tale evento nei volti dei partecipanti, che alla fine hanno chiesto a se stessi di replicare momenti come questo. ( Silvano Magnelli - “Il Domenicale di San Giusto)

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