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Treviso alla scoperta della Via dei presepi
È uno degli appuntamenti più attesi del Natale trevigiano: anche nel 2025 torna “La Via dei presepi”, il percorso promosso dal Comune di Treviso che invita cittadini e visitatori a riscoprire il significato del Natale attraverso l’arte del presepe, tra tradizione, spiritualità e valorizzazione del patrimonio storico e culturale della città.
L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Cattedrale eventi arte e cultura e Chiese aperte Treviso, si sviluppa da dicembre a gennaio e conduce alla scoperta di presepi monumentali, artistici e tradizionali custoditi nelle chiese del centro storico e in altri luoghi particolarmente suggestivi.
Il duomo di Treviso ospita un presepe tradizionale all’interno di uno dei luoghi più significativi della città, arricchito dalla presenza di capolavori come l’Annunciazione di Tiziano e l’Adorazione dei Magi del Pordenone.
Nella chiesa di San Francesco, il presepe di quest’anno si ispira all’ottavo centenario della morte del Santo (1226–2026) e ha al centro la Porziuncola, luogo simbolo della sua vita spirituale. Presepi tradizionali sono ospitati anche nelle chiese di Sant’Andrea in Riva, Sant’Agnese, Santa Maria Maggiore, San Vito e Santa Maria Maddalena, quest’ultima con un presepe romano che riproduce l’acquerello della “Roma sparita” di Ettore Roesler Franz realizzato da Christian Apreda. La chiesa di San Nicolò accoglie invece un presepe caratteristico, inserito in uno degli edifici religiosi più antichi della città.
Nella chiesa di San Giovanni è allestita la mostra di presepi diorami “Infanzia e Pasqua di Gesù”, con una ventina di scene della vita di Cristo, affiancate da presepi provenienti da diverse parti del mondo e realizzati con materiali e stili differenti.
Accanto al percorso nelle chiese, La via dei presepi coinvolge anche altri luoghi simbolo di Treviso. Al ponte Dante, il gruppo Folkloristico trevigiano propone un presepe popolare che ricostruisce in modo semplice e autentico l’ambientazione di Betlemme, valorizzando la creatività di artigiani e artisti locali. Nel giardino dei Grani dell’Israa, a borgo Mazzini, è allestito un presepe originale composto da 40 totem di legno intagliati e dipinti dagli artisti del Gat – Gruppo anziani Treviso – e dagli ospiti della Casa albergo: sagome di quasi due metri che raccontano la Natività attraverso volti e storie del quartiere.
Al Portello Sile, spazio culturale degli Alpini, è visitabile una rassegna di presepi tradizionali e non, realizzati da artisti amatoriali e caratterizzati da grande fantasia e varietà espressiva.
Nella sede municipale di Ca’ Sugana trova spazio un presepe realizzato con materiali e colori naturali, ispirato a un contesto rurale del Trentino-Alto Adige.
Particolarmente significativo il presepe dei Vigili del Fuoco di Treviso, allestito per il dodicesimo anno consecutivo nella sede del Comando provinciale. L’edizione 2025, intitolata “Nel furore delle acque in soccorso della Natività”, è ambientata in un borgo colpito da un’alluvione e mette al centro il valore del soccorso, della solidarietà e della protezione della vita umana. Le eventuali offerte raccolte saranno devolute all’associazione “L’Oasi di Pediatria – Per mio figlio onlus” dell’ospedale Ca’ Foncello.
Anche quest’anno l’Assessorato alle Politiche educative, giovanili e Pubblica istruzione rinnova il progetto “Piccoli artisti del presepe”, coinvolgendo le scuole di Treviso. Le creazioni degli alunni affiancano il presepe tradizionale nell’atrio di Ca’ Sugana, aggiungendo al percorso uno sguardo fresco e autentico sul Natale.
“La via dei presepi è un percorso che parla al cuore della nostra comunità - dichiara il sindaco di Treviso, Mario Conte -, perché in questi allestimenti troviamo un invito alla riflessione, ma anche grande sensibilità e autentica espressione artistica. I presepi raccontano valori universali e, allo stesso tempo, rappresentano un’opportunità preziosa per conoscere Treviso, i suoi luoghi più suggestivi, le sue chiese e i suoi quartieri, riscoprendoli con uno sguardo nuovo durante il periodo natalizio”.



