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Aumentano le dipendenze

Una forte abitudine alla poliassunzione di sostanze, un crescente uso di nuove sostanze psicoattive e una richiesta costantemente in aumento di presa in carico e inserimento in comunità di donne. Nella settimana in cui si inserisce la Giornata internazionale contro il consumo e il traffico illecito di droga, la cooperativa sociale Ceis Treviso, da più di 40 anni impegnata nell’ambito delle dipendenze e della salute mentale in provincia di Treviso, stila un bilancio dei primi 6 mesi del 2025.
Consumi in crescita tra le donne
Dal mese di gennaio a giugno, sono state 135 le persone accolte nelle strutture di accoglienza, sostegno terapeutico e riabilitazione per le tossicodipendenze e alcoldipendenze che il Ceis gestisce in provincia di Treviso, a fronte dei 74 posti disponibili accreditati, per un totale di 12.825 giornate di presenza totale. A questi, si aggiungono 22 colloqui effettuati pre o post percorso residenziale. Tanto nel Centro di pronta accoglienza, che ospita uomini e donne con disturbi da uso di sostanze psicoattive su invio del Servizio pubblico e dei servizi accreditati, quanto nelle strutture residenziali, continua la crescita di richieste e di inserimenti di donne, tendenza già registrata a fine 2024, quando, per la prima volta nella storia del Ceis, si è raggiunta la percentuale del 50% di utenza femminile nel Centro polifunzionale di Treviso.
Consumo associato di diverse sostanze
Per quanto riguarda le tipologie di sostanza consumata dagli utenti Ceis, si registra una fortissima abitudine alla poliassunzione, ossia di consumo associato di diverse sostanze. Guardando i dati relativi alla sostanza primaria per la quale gli utenti sono in cura nei servizi Ceis, nel 43,3% dei casi si tratta di cocaina e crack, nel 29,9% di eroina e oppiacei, metadone e morfina, e nel 17,5% di alcol, seguiti da percentuali molto più basse di cannabinoidi e marijuana, allucinogeni, anfetamine ed ectasy e altre sostanze illegali. Sul fronte, invece, della sostanza con cui gli utenti hanno dichiarato di essere venuti in contatto la prima volta, spiccano i cannabinoidi e la marijuana (64%), seguiti dall’alcol (27%), mentre la percentuale si riduce di molto per cocaina e crack (4,5%) ed eroina e oppiacei, metadone e morfina (3,7%).
Nuove sostanze
Dai colloqui con gli utenti emerga anche un uso sempre più frequente di nuove sostanze psicoattive (nsp), in linea con i trend nazionali. Nel 2024, il Sistema nazionale di allerta rapida per le droghe ha identificato 79 nuove sostanze psicoattive circolanti sul territorio nazionale. E sempre su scala nazionale, secondo la “Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia”, pubblicata proprio in questi giorni, il 12% degli studenti hanno fatto uso di almeno una nuova sostanza psicoattiva nella vita e circa il 5,8% nel corso dell’anno. Tra le Nps più utilizzate ci sono cannabinoidi sintetici (5,5%), oppioidi sintetici (2,8%) e ketamina (1,5%).
“Lo spaccato di questi primi 6 mesi vede confermate alcune delle tendenze che avevamo già registrato alla fine del 2024, tra cui il grande incremento di giovani e donne all’interno dei nostri servizi, così come l’aumento della disponibilità nel mercato di diverse e sempre nuove tipologie di sostanze – commenta Luca Sartorato, presidente di Ceis Treviso –. In linea generale, dal nostro osservatorio registriamo un forte bisogno di prossimità e la necessità di intercettare i bisogni di utenti e famiglie che per vari motivi faticano ad avvicinarsi ai servizi. E, come sempre, per trovare risposte a una situazione sempre più complessa, è necessario ragionare all’interno di una rete che metta insieme soggetti pubblici e privati”.