Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...
Il Papa: più spazio alla donna nella Chiesa e nella società
Di fronte alle rappresentanti del Cif il Papa ha auspicato che per le donne possano “ulteriormente espandersi questi nuovi spazi e responsabilità che si sono aperti”, “nell’ambito ecclesiale quanto in quello civile e delle professioni”. E tuttavia, ha aggiunto, non si può “dimenticare il ruolo insostituibile della donna nella famiglia”. Oggi, 8 marzo, pubblichiamo alcune riflessioni di papa Francesco sulle donne.

La Chiesa riconosce “la forza morale” e “la forza spirituale” della donna. Papa Francesco ha iniziato il suo discorso al Cif, il Centro italiano femminile, in occasione del settantesimo anniversario di fondazione, lo scorso gennaio, richiamando quanto affermato dal Concilio Vaticano II e ribadito poi con forza da Giovanni Paolo II nella Mulieris Dignitatem. Il Pontefice ha rilevato che negli ultimi decenni il ruolo della donna, tanto nella famiglia quanto nella società, ha “conosciuto mutamenti notevoli”. Ed ha ricordato, come già in altre occasioni, “l’indispensabile apporto della donna nella società”, specie con la “sua sensibilità” verso i più deboli: "Mi sono rallegrato nel vedere molte donne condividere alcune responsabilità pastorali con i sacerdoti nell’accompagnamento di persone, famiglie e gruppi, come nella riflessione teologica; ed ho auspicato che si allarghino gli spazi per una presenza femminile più capillare ed incisiva nella Chiesa”. Il Papa ha auspicato che per le donne possano “ulteriormente espandersi” questi “nuovi spazi e responsabilità che si sono aperti”, “nell’ambito ecclesiale quanto in quello civile e delle professioni”. E tuttavia, ha soggiunto, non si può “dimenticare il ruolo insostituibile della donna nella famiglia”.
Se la Chiesa perde le donne rischia la sterilità
Papa Francesco ha parlato ancora del tema della donna nella Chiesa nell’intervista con il direttore del «Corriere della sera», Ferruccio de Bortoli, rivelando come lui stesso stia collaborando a quell’approfondimento teologico che ha auspicato già qualche mese fa, in particolare in occasione del viaggio in Brasile per la XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù.
Vale la pena ricordare, oggi, 8 marzo, le parole consegnate ai Vescovi brasiliani nel discorso a loro dedicato il sabato 27 luglio 2013: "…le donne hanno un ruolo fondamentale nel trasmettere la fede e costituiscono una forza quotidiana in una società che la porti avanti e la rinnovi. Non riduciamo l’impegno delle donne nella Chiesa, bensì promuoviamo il loro ruolo attivo nella comunità ecclesiale. Se la Chiesa perde le donne, nella sua dimensione totale e reale, la Chiesa rischia la sterilità”.
E le parole pronunciate a braccio nella lunga intervista "senza rete e senza filtri” sul volo di ritorno da Rio de Janeiro a conclusione della GMG davanti ai 70 giornalisti dei media mondiali che lo accompagnavano.
Maria e la Chiesa
Alla domanda di Jean-Marie Guénois de Le Figaro che parlava per il gruppo francese: "Santo Padre, una domanda con il mio collega di La Croix, Lei ha detto che la Chiesa senza la donna perde fecondità. Quali misure concrete prenderà?"
Papa Francesco ha risposto: "Una Chiesa senza le donne è come il Collegio Apostolico senza Maria. Il ruolo della donna nella Chiesa non è soltanto la maternità, la mamma di famiglia, ma è più forte: è proprio l’icona della Vergine, della Madonna; quella che aiuta a crescere la Chiesa! Ma pensate che la Madonna è più importante degli Apostoli! E’ più importante! La Chiesa è femminile: è Chiesa, è sposa, è madre. Ma la donna, nella Chiesa, non solo deve … non so come si dice in italiano … il ruolo della donna nella Chiesa non solo deve finire come mamma, come lavoratrice, limitata … No! E’ un’altra cosa! Ma i Papi… Paolo VI ha scritto una cosa bellissima sulle donne, ma credo che si debba andare più avanti nell’esplicitazione di questo ruolo e carisma della donna. Non si può capire una Chiesa senza donne, ma donne attive nella Chiesa, con il loro profilo, che portano avanti. Io penso un esempio che non ha niente a che vedere con la Chiesa, ma è un esempio storico: in America Latina, il Paraguay. Per me, la donna del Paraguay è la donna più gloriosa dell’America Latina. Sono rimaste, dopo la guerra, otto donne per ogni uomo, e queste donne hanno fatto una scelta un po’ difficile: la scelta di avere figli per salvare: la Patria, la cultura, la fede e la lingua. Nella Chiesa, si deve pensare alla donna in questa prospettiva: di scelte rischiose, ma come donne. Questo si deve esplicitare meglio. Credo che noi non abbiamo fatto ancora una profonda teologia della donna, nella Chiesa. Soltanto può fare questo, può fare quello, adesso fa la chierichetta, adesso legge la Lettura, è la presidentessa della Caritas … Ma, c’è di più! Bisogna fare una profonda teologia della donna. Questo è quello che penso io".