giovedì, 08 maggio 2025
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Gli studenti del Pio x presentano lo stage al San Camillo

I ragazzi del triennio delle superiori raccontano ai coetanei il progetto di “service learning” Sostegno empatico, che stanno portando avanti in questo anno scolastico nel reparto di Medicina Fisica e Riabilitativa dell’ospedale trevigiano. Presente il primario, il dottor Andrea Beltramin, che ha ringraziato gli alunni per il lavoro svolto e confermato la convenzione anche per il prossimo anno scolastico

Dal palco dell’auditorium del Collegio vescovile Pio X, sedici studenti del triennio delle superiori hanno raccontato ai coetanei, anche attraverso foto e videointerviste, la loro esperienza di “stage”, nel reparto di Medicina Fisica e Riabilitativa dell’ospedale San Camillo. Sono giovani che pensano di studiare Medicina all’Università e che hanno scelto, dunque, per il loro percorso di orientamento per le competenze trasversali (Pcto), di cogliere l’opportunità di trascorrere ottanta ore “in corsia”. Ai ragazzi, e a tutto il personale del San Camillo che li ha supportati, è arrivato il ringraziamento del rettore del Collegio, mons. Lucio Bonomo, e del primario del reparto di Medicina Fisica e Riabilitativa, dottor Andrea Beltramin, per il lavoro svolto con attenzione e cura nei confronti di persone ricoverate, che affrontano lunghi periodi di riabilitazione.

I giovani, infatti, durante tutto l’anno scolastico, divisi in cinque gruppi, hanno organizzato delle attività pomeridiane, allo scopo di portare sollievo e aiutare i pazienti della Medicina Fisica e Riabilitativa.

“Si tratta – ha spiegato la professoressa Cristina Scardanzan, responsabile dell’Orientamento nelle classi degli Istituti superiori del Collegio – del progetto di «service learning» Sostegno empatico, nato grazie all’importante collaborazione tra la scuola e l’ospedale San Camilllo, iniziata nel 2023, durante il quale i ragazzi imparano mettendosi al servizio del personale sanitario e delle persone malate e in fase di riabilitazione”.

In concreto, questi ragazzi hanno dedicato, per tutto l’anno, un pomeriggio a settimana al loro servizio, vivendo a stretto contatto con le persone ricoverate e aiutandole a superare le tante difficoltà fisiche e psicologiche del percorso riabilitativo.

Affiancati dal personale sanitario e da volontari adulti, gli studenti hanno organizzato cinque diversi laboratori, uno per ogni giorno della settima, dal lunedì al venerdì. Con la Medicina narrativa, hanno letto e condiviso libri e racconti, stimolando il dialogo e la memoria, con i lavori manuali in legno, con la pittura e con altre attività, come la lavorazione del midollino, una specie di vimini, per creare cestini e sottopentole, hanno stimolato le abilità fisiche dei pazienti, attraverso la Musicoterapia e la Ludoterapia, hanno condiviso momenti di svago e spensieratezza, cantando e suonando assieme vecchie e nuove canzoni e mantenendo viva la concentrazione grazie a giochi come quelli delle carte o del Memory.

Per i giovani è stata un’esperienza complessa, che li ha messi alla prova sotto diversi punti di vista, e li ha portati ad affrontare la sofferenza e il dolore degli altri, ma non si sono tirati indietro, anzi, hanno colto la sfida creando relazioni importanti e durature, che con alcuni pazienti si sono mantenute anche fuori dall’ospedale. Da loro, inoltre, è arrivato l’appello agli altri studenti a non perdere la possibilità di un’opportunità formativa così importante.

Durante la mattinata sono intervenuti anche alcuni dei pazienti che hanno partecipato ai laboratori. Questi hanno sottolineato l’importanza del progetto, che li ha aiutati a sentirsi meno soli e ha portato conforto e leggerezza nelle loro giornate, a volte molto difficili.

Alla fine del racconto, il dottor Beltramin ha riconosciuto lo straordinario lavoro dei ragazzi e ha voluto consegnare a ognuno di loro un piccolo ricordo dell’esperienza: un segnalibro realizzato dai pazienti del reparto. Il riconoscimento della validità del percorso è arrivato anche con la conferma del rinnovo della convenzione tra il Collegio Pio X e il San Camillo anche per il prossimo anno scolastico.

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