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Estate di lavori e grandi opere a Treviso

I nodi cruciali per disagi e viabilità, tra Put, stazione, viale Cesare Battisti e ponte Ottavi
01/08/2025

L’estate a Treviso (e non solo) fa rima con caldo e con cantieri. Come da tradizione si concentrano tra la fine di luglio e il mese di agosto, sfruttando un momento apparentemente propizio tra la città che si svuota e le scuole ancora chiuse. Tra Ats e cantieri più grandi, ecco il punto della situazione.

Viabilità e stazione

Il Put è certamente l’arteria più sotto sforzo in questi giorni. Varco Carlo Alberto (area est) è chiuso per una ventina di giorni dal 14 luglio, ma sarà aperto nella pausa agostana dal 2 al 17; dal 28 luglio ci sono restringimenti di carreggiata in viale Fratelli Cairoli (area nord), in entrambi i casi per i lavori di valorizzazione della cinta muraria. Sempre a nord c’è un cantiere Ats tra viale Monfenera e varco Caccianiga. A sud il nodo principale è la stazione, cantiere Rfi e sostanzialmente fermo, come denunciano puntualmente i pendolari. Sul tema, risponde l’assessore ai lavori pubblici Sandro Zampese: “È un cantiere molto attenzionato: a dicembre si concluderanno i lavori relativi alla stazione. Al termine delle Olimpiadi, invece, lavoreremo sulla viabilità antistante la stazione con la promessa rotatoria”. Il sindaco Mario Conte ha annunciato, inoltre, la riapertura del sottopasso per il 31 luglio. Altra buona notizia agostana, oltre alla riapertura del sottopasso, è l’inaugurazione di ponte Ottavi, che per mesi ha quasi tagliato fuori i cittadini di Sant’Angelo e Santa Maria sul Sile dal centro: “Sarà riaperto entro l’8 agosto”, conferma Zampese.

Viale Cesare Battisti

Si pensava fosse cosa finita e invece no; o meglio, non proprio. Il progetto da 1.250.000 euro di riqualificazione del viale è di fatto conclusa, ma a un mese di distanza dalla sua inaugurazione si è aperto un cantiere Ats nell’ultimo tratto di congiunzione con via San Liberale. Un cantiere di cui il Comune sapeva e sul quale anche la minoranza in Consiglio comunale si è interrogata: “Quanto sta accadendo in via Battisti è l’emblema di una gestione disordinata e superficiale dei cantieri cittadini - ha commentato Stefano Pelloni, Pd -: La città non può essere governata a colpi di spot elettorali e inaugurazioni simboliche: serve una programmazione seria e un coordinamento efficace tra gli enti coinvolti e rispetto per il tempo e la pazienza dei cittadini. Chiediamo trasparenza sui tempi, sui costi aggiuntivi e soprattutto sulle responsabilità di una gestione che ha ormai superato il limite del tollerabile”. La risposta, secca, è arrivata di nuovo dall’assessore Zampese: “Sapendo che dopo qualche mese dalla chiusura del cantiere sarebbe intervenuta Ats per il collettamento alla rete fognaria, è stato chiesto alla stessa Ats di mettere in quel tratto un tappeto di sacrificio, come fatto già altre volte in casi analoghi. Non si tratta di fare e disfare: è una pratica usuale ed è stato tutto programmato”. Il cantiere, negli ultimi giorni, si è spostato di qualche metro più avanti, ma, ora, i rallentamenti si devono al rinvenimento di resti delle antiche mura, per cui si attende disposizioni dalla Soprintendenza.

San Liberale

Il quartiere più soggetto a cantiere, in questi mesi (anni), è certamente San Liberale, che è oggetto del Pinqua con il progetto “Treviso, San Liberale: il parco abitato”. Notevole qui l’investimento con fondi Pnrr: si stanno rifacendo strade, palazzine Erp ed Ers, manutenzione degli alloggi diffusi, efficientamento energetico, ampliamento campo sportivo, rinaturalizzazione delle corti, rifacimento della sede del Gat (Gruppo anziani Treviso) che diventerà un centro polivalente, e poi l’ex Polveriera, che diventerà un centro civico dedicato soprattutto agli studenti delle scuole superiori. Nel frattempo a San Liberale ha lavorato anche Ats, collettando l’intero quartiere in poco tempo alla rete fognaria della città. Il quartiere dovrebbe uscirne completamente trasformato, anche se per ora “a un alto prezzo”, conferma lo stesso Zampese, che sembra riconoscere ai cittadini di San Liberale la difficoltà di una vita in un cantiere continuo. Tutto però si concluderà necessariamente entro la primavera del 2026.

Altre opere

Nell’elenco di cantieri aperti spicca in particolare una voce, per entità economica interessata: quasi dieci milioni e mezzo di euro per la riqualificazione degli impianti di illuminazione pubblica. “Tra settembre e ottobre sarà completato il lavoro di sostituzione del corpo illuminante su linee che ci permettono di mettere i led: abbiamo già fatto la parte nord, stiamo concludendo quella a sud - spiega Zampese -; finito questo, lavoreremo sulle linee vecchie, quelle dei pali in cemento per intenderci, che sono molto energivore. Entro due anni, la città avrà un impianto nuovo ovunque, e all’avanguardia”. Proseguono a spron battuto i lavori di collettamento alla rete fognaria svolti da Ats. Infine le grandi opere: sono previsti, tra settembre e novembre, la messa in sicurezza di via Castagnole, la riqualificazione delle mura cittadine e gli interventi sul Miani park; entro dicembre (oltre alla stazione) la consegna delle scuole Stefanini e il restauro di palazzo Da Borso; per marzo, chiusura cantieri della seconda ala della biblioteca Zanzotto, comunità alloggio all’ex macello ed ex caserma Salsa, almeno per quanto riguarda la parte pertinente al Comune, a cui seguirà una seconda fase in capo all’Università di Padova, che andrà a utilizzare parte degli spazi.

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