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“Una stanza tutta per sé”, un posto sicuro dove denunciare le violenze
È stata inaugurata, venerdì 5 dicembre, al comando della Polizia locale di Treviso, “Una stanza tutta per sé”, uno spazio protetto dedicato all’accoglienza e al sostegno delle donne, nel delicato momento della denuncia di violenze e abusi. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra il Soroptimist club di Treviso, associazione internazionale di donne impegnate in attività professionali, e il Comune, tramite il comando della Polizia locale. La stanza, come ha sottolineato il comandante, Patrich Antonello, rappresenta “un presidio essenziale contro la violenza di genere”. L’iniziativa fa parte di un progetto nazionale e ha permesso di creare oltre 300 stanze all’interno di caserme dei Carabinieri e Questure, contribuendo alla costruzione di una rete istituzionale solidale a tutela della dignità, della libertà e della sicurezza delle vittime, favorendo un cambiamento culturale legato alla denuncia che contrasti la vittimizzazione secondaria. A Treviso, una prima stanza era già stata attivata al comando provinciale dei Carabinieri; quella inaugurata in via Castello d’Amore è, però, la prima all’interno di un comando di Polizia locale. La stanza è stata progettata dalle architette Gabriella Bravin, Carolina Fago e Paola Rossi, secondo tre principi guida: accoglienza, ascolto e aiuto. Nel corso dell’inaugurazione, il Soroptimist ha consegnato anche “Una stanza tutta per sé... portatile”, un kit composto da un computer con tecnologia dedicata, pensato per raccogliere testimonianze in luoghi diversi da quelli istituzionali, così da raggiungere in modo più immediato e adeguato le vittime vulnerabili.



