venerdì, 09 maggio 2025
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La chiesa Immacolata restituita al Seminario e alla Diocesi

Alla messa di inaugurazione con il Vescovo c'erano progettisti, maestranze e tutti i seminaristi all'inizio del nuovo anno

Da ormai parecchi anni la chiesa Immacolata del Seminario di Treviso – la chiesa grande alla quale si accede dalla scala che si trova tra i due chiostri – risultava inadatta ad ospitare le celebrazioni liturgiche a causa di infiltrazioni dagli infissi, dell’impianto elettrico ormai fuori norma e del malfunzionamento dell’impianto fonico.
Le pareti e il pavimento, inoltre, mostravano evidenti segni di deterioramento a causa dell’umidità dovuta a consistenti perdite nell’impianto di riscaldamento a pavimento, problema che, oltre a pregiudicare il funzionamento dell’impianto stesso, ha causato una riduzione della portata di carico delle pareti perimetrali. Era dunque necessario un intervento complessivo che ha richiesto un anno di lavoro per risolvere tutte le criticità citate, per il rifacimento degli impianti e per la realizzazione del nuovo pavimento che richiama il motivo originario rivisto in chiave attuale.
Se è vero che fin dall’inizio i cristiani si sono rapportati con il luogo della celebrazione liturgica guidati da un approccio sempre meno funzionale e sempre più simbolico, il restauro della chiesa dell’Immacolata, al cuore del nostro Seminario, non ci consegna soltanto un luogo più bello e confortevole per la liturgia, ma ci ricorda innanzitutto che siamo un’unica famiglia di ragazzi, giovani e adulti battezzati, uniti a Cristo e chiamati da lui a seguirlo cercando la volontà del Padre, disponibili anche a donare la vita come preti diocesani.
Nel lavoro intellettuale e manuale dei molti professionisti, tecnici e operai, guidati e coordinati dagli architetti Piergiorgio Ditadi e Paola Filippi, e in tutti coloro che per più di un anno hanno curato e sviluppato i diversi aspetti del restauro, rispettando quanto previsto circa i tempi e la spesa, abbiamo colto una passione che va oltre la dedizione al proprio lavoro e che è diventata passione per il nostro Seminario, per la sua missione unica, e in fondo per noi, ragazzi, giovani e adulti che qui viviamo e camminiamo.
Sappiamo che molti hanno offerto competenze e beni materiali: nella loro generosità spesso anonima, cogliamo il segno della cura di tutta la Chiesa, la vicinanza del Vescovo e del nostro presbiterio.
La celebrazione eucaristica di inizio anno, il 20 settembre, presieduta dal Vescovo, ha raccolto tutti questi elementi attorno all’altare, e quanto ciascuno ha offerto in beni, professionalità, passione e fatica, è stato raccolto da Cristo, è stato unito al pane e al vino e trasformato in segno di comunione che rivela la bellezza di Gesù risorto e della sua Carità che lo Spirito fa circolare tra noi e attraverso di noi, che ci riscopriamo pietre vive e membra dell’unico suo corpo.
La chiesa Immacolata torna ora a disposizione del Seminario e di tutta la Diocesi, per i ritiri dei preti, per l’accoglienza di gruppi e in particolare per accogliere i giovani che parteciperanno ad “Ora X”, il nuovo itinerario alla preghiera promosso dal Centro diocesano vocazioni.

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