Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...
Istrana, giovani in dialogo con la mostra “Da solo non basto”





Dal 15 al 23 marzo, Istrana ha ospitato la mostra “Da solo non basto”, un percorso immersivo che ha svelato in profondità il mondo giovanile, riflettendo le domande, le attese, le ferite e i sogni che animano i ragazzi di oggi. L’esposizione ha evidenziato non solo le difficoltà affrontate dai giovani, ma anche l’impegno di alcune realtà educative nel tentare di ascoltare e rispondere alle sfide che li coinvolgono.
Il percorso si è articolato attorno alle storie di un ragazzo e di una ragazza, narrate attraverso dieci pannelli di grande impatto. I testi poetici, curati dallo scrittore Daniele Mencarelli e accompagnati dalle immagini evocative dell’illustratore Giacomo Bettiol, hanno raccontato esperienze segnate da infanzie difficili, insuccessi scolastici, cadute e tentativi di rinascita. Un mondo adulto, spesso percepito come distante e incapace di cogliere le domande interiori dei giovani, ha trovato un’occasione per rivedere e riflettere sul proprio ruolo. L’incontro con tre importanti realtà educative - Kayròs, Portofranco e Piazza dei mestieri - ha rappresentato una svolta per molti giovani, offrendo loro nuove prospettive di rinascita umana, scolastica e professionale. Questi luoghi, veri e propri spazi di accoglienza e crescita, hanno permesso a molti ragazzi di sentirsi finalmente “a casa”, sostenuti in un percorso di scoperta del proprio valore e dei propri talenti.
Una grande proiezione video ha arricchito l’esperienza espositiva, raccogliendo testimonianze di giovani che, grazie a queste realtà, hanno trovato nuove possibilità di riscatto. Il messaggio centrale della mostra - “Da solo non basto” - è emerso con forza, sottolineando l’importanza della relazione con l’altro per costruire un cammino di crescita autentica.
Numerosi sono stati gli appuntamenti che hanno coinvolto la comunità. In particolare, sabato 15 marzo, otto giovani della comunità Kayròs di don Claudio Burgio, accompagnati da Daniele e dalla coordinatrice della comunità, hanno incontrato 100 ragazzi del territorio, dando vita a un dialogo intenso e significativo. Attraverso la condivisione di speranze e ferite, è emersa la consapevolezza che ogni storia ha valore e che il cambiamento è possibile quando si incontrano luoghi e persone capaci di accogliere e valorizzare.
Lunedì 17 marzo, i curatori della mostra, Gianni Meneghetti e Cristiana Poggio, hanno incontrato gli adulti, per riflettere insieme sul ruolo degli adulti e sull’emergenza educativa che ci coinvolge tutti. Diverse le scuole medie e superiori che hanno visitato la mostra durante la settimana, con circa 480 visite complessive. Parole come legami, sguardi d’amore, talenti, fiducia, libertà, amicizia, scoperta, valore di sé hanno accompagnato il percorso, lasciando un segno profondo in chi l’ha visitata. A testimonianza di questo, tantissimi post-it pieni di messaggi sono stati lasciati dai visitatori, a ricordare che, come ci insegna don Burgio, “non esistono ragazzi cattivi”.