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I nonni tra i banchi
“Progetto Nonni” valorizza in quattro plessi di Castelfranco l’enorme patrimonio di valori e risorse della cosiddetta “terza età”.
L’iniziativa è bella già dal nome. Ma lo è ancor più nel significato. E’ partito questa settimana, a Castelfranco, il “Progetto Nonni” che valorizza l’enorme patrimonio di valori e risorse della cosiddetta “terza età”.
Protagonisti sono nonni arzilli e tutt’altro che “superati”, disposti a mettersi in gioco per i propri nipotini, ma anche per quelli degli altri. Il “come” è stato spiegato da presidente e collaboratori della Consulta della terza età che nel progetto hanno coinvolto il Comune, l’Ulss 8 e l’Istituto comprensivo 1 di Castelfranco. “Partendo dalla constatazione che oggi, più che mai, i nonni sono di supporto alle famiglie e che, per varie esigenze familiari, trascorrono parte della giornata con i nipoti - ha spiegato il presidente Gianni Boldrin – abbiamo pensato di trasmettere loro e agli studenti più piccoli della città il nostro bagaglio di conoscenze”.
Il progetto, infatti, prevede che i nonni entrino a scuola portando, nel corso di più incontri, le proprie esperienze di vita e soprattutto di lavoro. “Sui mestieri, in particolare, intendiamo puntare molto, per far capire che il pollo non nasce al supermercato, come qualche bambino ci ha detto, e nemmeno scarpe e vestititi”.
Tantissime le aree in cui i nonni si sono resi disponibili a trasmettere il proprio sapere: dalla realizzazione delle scarpe a quella di un impianto elettrico, dalla panificazione al laboratorio di maglia, cucito e cucina, dal laboratorio di pittura ed acquerello al canto, al teatro, della stampa e della fotografia. E ancora la conoscenza del mondo degli animali, del corpo umano, del ruolo della Casa di riposo e il rapporto con le persone disabili, la cultura contadina, la storia e visita di Castelfranco e del territorio. “Naturalmente tutti i nonni sono i benvenuti ed invitati a proporsi con le proprie capacità ed esperienze, ha sottolineato Boldrin (cell. 338 9685936).
Quattro i plessi in cui la prima ventina di nonni sta entrando: le scuole elementari di Treville e di Sant’Andrea e le scuole elementare e materna di Borgo Padova, per un totale di 500 bambini. Grande la disponibilità da parte degli insegnanti, in primis di Michela Bacchion, anima del progetto nella sua parte scolastica.
C’è infatti anche una parte formativa, dove entra in gioco l’Ulss 8, ed in particolare il direttore del suo Consultorio familiare, il prof. Pasquale Borsellino: “In un tempo in cui la famiglia è radicalmente cambiata, crediamo molto in questo progetto di passaggio da vecchie a nuove generazioni e nel ruolo dei nonni in generale che non devono sostituirsi ai genitori, ma camminare assieme a loro”. Il come viene “insegnato” attraverso tre incontri di formazione per i nonni stessi e i loro figli, fino al 23 novembre, alla scuola media Giorgione. Il progetto ha il pieno appoggio del Comune, degli assessorati alla scuola e al sociale.