La settimana scorsa abbiamo pubblicato una presentazione della lettera apostolica di papa Leone sull’educazione:...
Monastier: due giornate dedicate alla biodiversità
“Impariamo dalle piante, organismi fondamentali per la sopravvivenza dell’umanità”. Inoltre, “piantiamo alberi nelle nostre città, poiché essi sono nostri primi alleati nella sfida al cambiamento climatico e la nostra più efficace tecnologia contro il caldo”.
Sono pensieri di Stefano Mancuso, scienziato di prestigio internazionale e professore all’Università di Firenze, nonché direttore del Laboratorio internazionale di Neurobiologia vegetale, concetti condivisi con il pubblico, che ha partecipato, venerdì scorso, 28 novembre, a Monastier, all’incontro su “Alberi e siepi della pianura Padana”, una due giorni sulla biodiversità organizzata dal Comune di Monastier, all’interno del progetto Biodiversità e bellezza, in collaborazione con l’Assessorato omonimo, guidato da Clelia Daniel, insieme a Legambiente Piavenire e alla comunità di scout adulti Masci “La lanterna” di Monastier.
Il mattino successivo, il sabato, allo Spazio Margherita Hack, il Comune di Monastier, assieme ad alcuni volontari, ha provveduto alla distribuzione gratuita ai cittadini di alberi autoctoni, un migliaio, da piantare nei loro terreni e giardini. Quelle distribuite erano piante tipiche dei boschi planiziali locali, come melastro, frassino, farnea, frangola e corniolo.
Tornando all’incontro di venerdì sera, gli esperti ambientali Alice Marcassa e Fausto Pozzobon hanno trattato dell’importanza degli alberi e delle siepi nel paesaggio agrario e nella tutela degli ecosistemi locali, specificando i benefici che essi sono in grado di portare a suolo, acqua, paesaggio e comunità.
In particolare, si è parlato anche della tempesta Vaia, e dei danni ingenti che essa apportò nelle foreste delle Dolomiti.
Rigenerare i boschi, anche dopo quel disastro ambientale, diventa oggi essenziale per proteggere i versanti più fragili delle montagne, limitare l’erosione superficiale del suolo e dei suoi componenti vitali, prevenire la perdita di ecosistemi, ripristinare un ambiente più attrattivo per il turismo ambientale. Inoltre, durante l’incontro si è trattato della salvaguardia di corridoi ecologici e di tutela delle acque e della biodiversità, specie in un territorio come la pianura Padana, una fra le zone in assoluto più inquinate, non solo d’Italia ma di tutto il Continente europeo.



