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Preganziol, prima pietra per Borgo Gatto: per gli anziani sarà un modo innovativo di abitare

“Un dono, dal quale sono scaturiti una serie di altri doni, che hanno generato una solida rete territoriale”. Così Giuseppe Possagnolo, presidente della cooperativa sociale Castel Monte, ha commentato l’innovativo progetto di accoglienza per anziani Borgo Gatto, che sorgerà a Preganziol, grazie alla generosità di un pensionato del paese, Ferruccio Gatto, che qualche anno fa fece dono al Comune di un rustico e di un terreno di 6mila metri quadrati di sua proprietà, affinché vi nascesse una struttura per le persone anziane del luogo.

“Un dono, dal quale sono scaturiti una serie di altri doni, che hanno generato una solida rete territoriale”. Così Giuseppe Possagnolo, presidente della cooperativa sociale Castel Monte, ha commentato l’innovativo progetto di accoglienza per anziani Borgo Gatto, che sorgerà a Preganziol, grazie alla generosità di un pensionato del paese, Ferruccio Gatto, che qualche anno fa fece dono al Comune di un rustico e di un terreno di 6mila metri quadrati di sua proprietà, affinché vi nascesse una struttura per le persone anziane del luogo. Quella che sta per nascere è una realtà speciale, di invecchiamento attivo, che ospiterà al proprio interno un centro diurno per 30 anziani parzialmente autosufficienti e 12 mini appartamenti per over 55 autosufficienti. Ci saranno anche spazi verdi aperti alla comunità e spazi per degli orti.

“La genesi del progetto non è stata semplice - ha spiegato il sindaco di Preganziol, Paolo Galeano, intervenendo sabato mattina 26 settembre nel cantiere di Borgo Gatto per la posa simbolica della prima pietra -; è stato necessario un lungo lavoro di cooprogettazione per arrivare a un accordo sostenibile fra pubblico, privato sociale e volontariato, ma il risultato raggiunto è notevole, valeva l’attesa. Ferruccio Gatto è mancato nel 2018, avrebbe tanto desiderato vedere con i suoi occhi l’avvio dei lavori; ora sono certo che onoreremo il suo sogno adeguatamente. I cittadini saranno parte attiva del progetto”.

Alla cerimonia di posa della prima pietra di Borgo Gatto, benedetta da don Paolo Magoga - oltre a un pubblico numeroso di amministratori locali, esponenti del volontariato e cittadini di Preganziol -, sono intervenuti i rappresentanti delle varie realtà che partecipano al progetto.

A fianco al Comune di Preganziol, un ruolo determinante spetta alla cooperativa Castel Monte, che a Preganziol già gestisce una residenza protetta per persone con disabilità acute (Casa Codato) e che nel caso di Borgo Gatto ha acquisito il diritto di superficie per 30 anni, con l’impegno di realizzare e gestire la nuova struttura, sul cui progetto ha investito 1 milione e 300mila euro, grazie ai suoi 250 soci. Fondamentale è stata poi la collaborazione progettuale della cooperativa di professionisti Agri.te.co di Marghera, i cui soci sono intervenuti con le loro idee in modo volontario. Dall’avvio di cantiere, sono previsti 240 giorni lavorativi per completare la struttura che sarà moderna, immersa nel verde (sorgerà in via Schiavonia, all’altezza del civico 88), in linea con i principi avanzati di sostenibilità e domotica.

Altra componente attiva del progetto è il comitato Borgo Gatto, presieduto da Sergio Pieretto, il cui obiettivo è la raccolta fondi per attività connesse alla nuova realtà.

Un momento significativo della cerimonia della prima pietra è stata la firma di una mappa dell’edificio (sottoscritta dal sindaco Galeano, dal presidente di Castel Monte Possagnolo e da Pieretto per il Comitato Borgo Gatto), poi inserita in una bottiglia che è stata cementata all’interno di un pozzetto, il quale rappresenterà la prima pietra del Borgo Gatto. Una prima pietra che è stata definita “parlante”, poiché dotata sul coperchio di un QRcode che, inquadrato con lo smartphone, rimanderà direttamente al sito internet www.borgo-gatto-preganziol.it, con tutte le informazioni aggiornate.

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