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Treviso: il Comune si farà carico delle spese di assistenza dei gattini abbandonati
Nelle scorse settimane è stato siglato un accordo “storico” fra l’Amministrazione comunale e l’Enpa (Ente nazionale protezione animali) di Treviso. L’associazione ha documentato di aver accolto, da luglio 2015 a dicembre 2019, 3.116 felini in provincia, 81 in città.

Nelle scorse settimane è stato siglato un accordo “storico” fra l’Amministrazione comunale e l’Enpa (Ente nazionale protezione animali) di Treviso: la Giunta ha approvato infatti una mozione che permetterà al Comune di farsi carico dei costi per l’assistenza ai gatti abbandonati, come già avviene per i cani.
Su proposta dell’Enpa, dopo le valutazioni iniziate a ottobre 2019 con l’ufficio Affari animali d’affezione del Comune di Treviso, si è conclusa la prima farse dell’accordo che vedrà l’Amministrazione, come già avviene da anni per i cani, farsi carico anche dei gatti abbandonati, concedendo all’associazione un contributo all’accoglienza per il loro mantenimento e cura, fino all’adozione.
“Si tratta del riconoscimento ufficiale dello status di «gatto abbandonato» – hanno spiegato i volontari Enpa – finora mai considerato da alcuna normativa e per tale motivo l’onere è sempre stato a totale carico delle associazioni”.
“Un’assunzione di responsabilità della quale va dato merito al sindaco Mario Conte, all’assessore Alessandro Manera e allo staff dell’ufficio Affari animali d’affezione – ha spiegato Adriano De Stefano, dell’Enpa –. Una sensibilità e una disponibilità che colloca il Comune di Treviso al top nel nostro Paese e che di certo farà da guida a moltissime altre Amministrazioni attente alla corretta gestione sia pratica che economica degli abbandoni di animali sul territorio”.
In sintesi la convenzione riguarda la gestione dei gatti abbandonati in termini di ospitalità e riconosce all’associazione un contributo economico di 100 euro (più IVA) a gatto per un massimo di 35 gatti, a sostegno dei costi di base relativi all’assistenza sanitaria quali, visita veterinaria, somministrazioni di antiparassitari e vermifugo, vaccinazione, eventuale sterilizzazione se d’età oltre i sei mesi.
Per l’accoglimento l’Ente si avvarrà del proprio “gattile” di via Zamboni, a Conegliano, dove potranno essere ospitati, compatibilmente con la capacità ricettiva della struttura, i gatti abbandonati nel territorio del comune di Treviso con accertate abitudini domestiche di cui si profili l’abbandono mentre, i gattini non autosufficienti, cioè i lattanti, potranno essere ospitati e gestiti in altra realtà, come le abitazioni dei volontari o di privati cittadini che si rendono disponibili ad accudirli per il tempo necessario per portare a termine la delicata fase dello svezzamento. Restano esclusi dalla convenzione i gatti randagi appartenenti alle colonie feline.
L’associazione ha documentato di aver accolto, da luglio 2015 a dicembre 2019, 3.116 felini nella provincia di Treviso, 81 appartenenti al Comune per i quali l’Amministrazione ha deliberato un contributo forfettario a copertura dello storico regresso di 1.500 euro.
“Siamo felicissimi che l’Amministrazione di Treviso abbia preso atto di questo grave problema e se ne sia fatta carico poiché con questi numeri è impossibile che le associazioni possano far fronte con le proprie forze ai relativi costi esorbitanti – hanno concluso i volontari –. Ogni percorso inizia sempre con il primo passo… ed è stato compiuto. Ora c’è da sperare che sulle stesse orme seguano anche tutti gli altri Comuni della provincia”.