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Treviso, torna alla luce una parte del canale delle Convertite
Gli scorci della città di Treviso si arricchiranno di un nuovo canale, che verrà riportato alla luce dopo decenni di interramento. Lo scorso 30 dicembre la Giunta comunale ha approvato il progetto definitivo per scoprire un tratto del corso d’acqua in via Casa di Ricovero, in un terreno di proprietà dell’Israa che sarà aperto a tutti, grazie a una convenzione firmata tra l’Ente e il Comune.

Gli scorci della città di Treviso si arricchiranno di un nuovo canale, che verrà riportato alla luce dopo decenni di interramento.
Si tratta del canale delle Convertite, che assieme al Cantarane nel Medioevo disegnava il limite esterno di Treviso, passando attorno alle mura trecentesche, e che è stato poi inglobato dalla crescita della città nel 1509 quando sono state edificate le mura rinascimentali. Lo scorso 30 dicembre la Giunta comunale ha approvato il progetto definitivo per scoprire un tratto del corso d’acqua in via Casa di Ricovero, in un terreno di proprietà dell’Israa che sarà aperto a tutti, grazie a una convenzione firmata tra l’Ente e il Comune. La nuova oasi d’acqua sarà visibile per qualche centinaio di metri nell’area dove oggi si trova il parcheggio dell’Umberto I, alle spalle della chiesa di Santa Maria Maddalena.
La via sotterranea nasce dal Botteniga a ponte fra Giocondo, dove il fiume dà vita ai diversi corsi che scorrono in città, per poi attraversare sottoterra piazza del Grano e piazza Matteotti, riemergere in via San Girolamo e infine immettersi nel fiume Sile. Fino a qualche anno fa un suo brevissimo tratto era visibile al lato di viale Burchiellati.
Per questo motivo, visto il lungo tratto di città attraversato e le particolari condizioni del canale, soffocato dalle radici degli alberi, come ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Sandro Zampese, “la realizzazione del progetto non solo andrà a favore dell’estetica della città alimentando la fama di Treviso come «città d’acque», ma sarà importante anche da un punto di vista ambientale e idrogeologico, permettendo la pulizia del canale da depositi, radici e residui di acque reflue, dando più ossigeno all’acqua, compiendo un vero e proprio risanamento e consentendo al corso di confluire nel Sile senza rischi”.
Il progetto è stato portato avanti dall’assessorato ai Lavori pubblici e da quello all’Ambiente e prevede anche l’inserimento di passaggi carrai e pedonali. I finanziamenti arrivano per 87 mila euro dal progetto europeo Life Veneto Adapt, che a livello regionale vuole migliorare la capacità del territorio di rispondere ai cambiamenti climatici, soprattutto a quelli legati al rischio idrogeologico, ma questi fondi non sarebbero stati sufficienti e l’Amministrazione ha messo sul piatto altri circa 300 mila euro di fondi propri.
Zampese conferma che in tempi brevi sarà lanciato il bando per assegnare i lavori e che sicuramente entro la fine dell’anno la cittadinanza potrà di nuovo ammirare lo scorrere delle acque del canale dietro piazza del Grano. Inoltre ha spiegato che, oltre alle Convertite il finanziamento copre anche i lavori sul rio Fuin in zona Ghirada, che aiuteranno a migliorare la situazione degli allagamenti nell’area e che, data anche l’importanza storica e idrogeologica dei canali medievali, si stanno conducendo degli studi di fattibilità per capire se è possibile riportare alla luce altri tratti del corso d’acqua e programmando nuovi interventi anche sul Cantarane, all’altezza della ex Provincia di Treviso.
Una prima proposta, al seguito della quale è nato il progetto, era stata avanzata nel 2017 dall’allora assessore all’Ambiente Luciano Franchin.