La morte ha la forza di farci riconsiderare le priorità della vita e, forse, di dare loro un po’ di ordine....
Pierangelo Molena nuovo presidente delle Acli veneziane
E’ Pierangelo Molena il nuovo presidente delle Acli provinciali di Venezia. Il Consiglio provinciale, riunitosi il 22 ottobre a Marghera per la sua prima seduta, lo ha scelto come successore di Paolo Grigolato, che, come previsto dallo statuto associativo, ha lasciato l’incarico dopo due mandati. Si è conclusa così la fase congressuale delle Acli Venezia: un lungo cammino di democrazia interna che ha coinvolto gli oltre 2.500 soci, avviato lo scorso giugno con le assemblee dei ventuno Circoli attivi nel territorio della provincia e culminato nel Congresso provinciale celebrato lo scorso 12 ottobre a Zelarino.
Originario di Mestre, 59 anni, Molena è un funzionario del Comune di Venezia. La presidenza provinciale delle Acli è solo l’ultimo tassello di un lungo percorso di impegno a favore del territorio e della comunità, che comprende anche esperienze come amministratore pubblico e dirigente politico. Negli ultimi quattro anni, è stato presidente del circolo Acli di Martellago, una delle realtà storiche della presenza aclista in provincia, e componente della presidenza provinciale. Per i prossimi quattro anni, ha indicato, per la nuova presidenza provinciale, Antonella Pasquariello da San Donà di Piave, Luisa Ferrari da Quarto d’Altino e Alberto Sbrogiò da Mirano, oltre ai rappresentanti di Us Acli, Mauro Favaron e Fap Acli, Giorgio Sperni.
“E’ per me un onore - sottolinea Molena - essere stato eletto a questo incarico. Da ottant’anni anche nel nostro territorio le Acli rappresentano un punto di riferimento per decine di migliaia di lavoratori e di cittadini. E’ un impegno che nasce dagli insegnamenti della Chiesa e della sua dottrina sociale. Il nostro compito nei prossimi anni sarà quello di essere presenti nelle strade delle nostre città e dei nostri paesi. A servizio delle comunità, dei parroci e dei nostri Vescovi. Vicini alle persone in difficoltà e, per come potremo e riusciremo, costruttori di pace. Sono tanti gli obiettivi a cui vogliamo dare il nostro contributo. Avvicinare le persone alla vita pubblica e favorire la partecipazione. Promuovere l’attenzione all’ambiente. Ma anche sorvegliare con attenzione e competenza i livelli della nostra sanità pubblica, presidio di cittadinanza e vera conquista sociale”.
“Sentiamo anche - continua il neo presidente - di dover collaborare alla costruzione di una politica migliore. Una politica migliore è una politica mite, che rigetta la comunicazione ostile, non usa le persone. E’ una politica che progetta a lungo termine, perché alle domande più gravi non si risponde solo con risposte emergenziali”. “Fin dalle prossime settimane - conclude - ci vedremo, dunque, nei molti luoghi di incontro delle nostre città”.