venerdì, 09 maggio 2025
Meteo - Tutiempo.net

Cacciari: "Viene da lontano il dramma della sinistra". E chiede: "Cattolici, ci siete ancora?"

Il filosofo ed ex sindaco di Venezia da anni è coscienza critica del mondo dal quale proviene: “E’ stato un lungo naufragio. E non gettiamo la croce addosso a Renzi. Ne ha sbagliate più di Bertoldo, ma i suoi avversari non sono stati da meno”. E’ Salvini il vero vincitore. E sui cattolici dice: “Che influenza ha oggi la Chiesa sulle scelte politiche? La gente va ad ascoltare il Papa per fare una gita? E’ un interrogativo drammatico”

08/03/2018

E’una delle coscienze critiche, da molti anni, della sinistra italiana. Come filosofo, politico, amministratore. Massimo Cacciari, già sindaco di Venezia, è occupatissimo a rispondere, in questi giorni, a coloro che gli chiedono un giudizio sulle elezioni di domenica e sul crollo della sinistra. “Ci vorrebbero delle ore - dice il filosofo -, quello che sta vivendo la sinistra è l’epilogo di una storia lunga, di venti-trent’anni. La sinistra non è riuscita a trovare il modo, la strategia, la cultura... non sono stati capiti i cambiamenti. Insomma, un lento naufragio. Il Pd, in questo contesto, aveva rappresentato una speranza di ripresa, subito venuta meno con le dimissioni di Veltroni”. Ma Renzi?, gli chiediamo. “Renzi non c’entrava niente con questi discorsi e con la tradizione della sinistra italiana ed europea... Ha fatto certo degli errori sciagurati, ne ha combinate più di Bertoldo, eppure non credo sia giusto gettargli la croce addosso per questa sconfitta. Anche perché gli altri, quelli che lo hanno avversato, non sono stati da meno. Basta guardare al risultato di Liberi e Uguali”.
Insomma, secondo Cacciari, i guai del Pd precedono gli errori di Renzi. “Poi, certo - riflette l’ex sindaco di Venezia - la campagna elettorale del Pd è stata condotta male. Si è insistito sulle cose fatte dai Governi di questa legislatura, senza parlare di futuro, quando era evidente che la gente non era contenta. Abbiamo assistito al bis del referendum. Renzi dopo quella sconfitta doveva lasciare, allontanarsi almeno per un po’, invece è stato sempre meno tollerato dall’opinione pubblica. Però, ripeto, non è che gli altri non abbiano sbagliato, che tolto di mezzo Renzi i problemi siano finiti!”.
Con Cacciari l’analisi si allarga agli esiti complessivi del voto: “Per me la vera novità è la Lega di Salvini. Che i 5 Stelle avrebbero avuto un ottimo risultato si sapeva... Invece la Lega ha posto fine all’egemonia di Forza Italia, una cosa impensabile. E lo ha fatto cambiando pelle, diventando una tipica forza della destra europea e nazionale. Al tempo stesso, ha conservato il radicamento territoriale che aveva, nelle regioni del Nord. Ha dimostrato una grande solidità, del resto è l’unico partito vero e strutturato rimasto in Italia, e tra l’altro è anche ormai il più vecchio partito che c’è. Devo dire che questa operazione non era affatto facile. Salvini può piacere o no, può essere criticato... ma è stato molto abile”.
Resta, obiettiamo, la possibile esistenza di due anime, quella “nazionale sovranista” di Salvini e quella federalista di Zaia. “Può essere - afferma Cacciari - ma al momento è fantascienza. Tutti si accodano a Salvini, e Zaia ha dimostrato di essere abile e intelligente già quando il partito era stato preso in mano da Flavio Tosi, che ha fatto la fine che meritava, visto il modo con cui ha guidato Verona”.
Per il futuro, il filosofo fatica a vedere un Governo senza i 5 Stelle e non esclude, di conseguenza, una possibile convergenza con il Pd. Ma a interessarlo è un altro tema: “Dovreste porlo voi, settimanali diocesani, con forza. E’ un interrogativo drammatico: che influenza ha oggi sulle scelte politiche Santa Romana Chiesa? Che influenza hanno il magistero e i discorsi di papa Francesco? I cattolici hanno rappresentato per il Paese un valore determinante di vita civile. E’ sparito tutto questo? La gente va ad ascoltare il Papa per fare una gita? Come mai l’influenza della Chiesa va scemando a prescindere della popolarità dei Papi e dalla loro grandezza? Ecco, credo che questo sia un grande tema per il dopo elezioni”.

SEGUICI
EDITORIALI
archivio notizie
10/04/2025

Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...

TREVISO
il territorio