venerdì, 09 maggio 2025
Meteo - Tutiempo.net

Il Presidente della Repubblica premia il prof. Calò per l'ospitalità ai profughi

Tra le onorificenze al Merito della Repubblica Italiana premiato Calò “per l’esempio di civiltà e generosità che ha fornito aprendo la sua casa a sei giovani profughi giunti a Treviso dopo essere sbarcati a Lampedusa".

C'è anche lui tra i premiati dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella: Antonio Silvio Calò, il professore di filosofia trevigiano che dall'8 giugno scorso, con la sua famiglia, ospita in casa a Camalò sei giovani rifugiati che erano sbarcati da poco a Lampedusa.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito, motu proprio, 18 onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a cittadini italiani e stranieri che si sono distinti per atti di eroismo, per il loro impegno nel volontariato, nell’integrazione, nella legalità, nel soccorso e nell’assistenza ai migranti, e a chi si è prodigato a favore dell’inclusione della disabilità, nella promozione della cittadinanza attiva, nel contrasto ai fenomeni di violenza. “È un fatto di grande rilevanza sociale e culturale - afferma il presidente del Centro Nazionale per il Volontariato Edoardo Patriarca - che il Presidente della Repubblica abbia conferito questi riconoscimenti a persone che operano silenziosamente e volontariamente per un Paese migliore. Diciotto persone, diciotto storie di un'Italia che non rinuncia alla speranza e vede nel l'impegno volontario e nell'eroismo quotidiano una prospettiva di vita, uno stile di vita”.

Tra i premi, quello per il volontariato e l'integrazione è andato ad Antonio Silvio Calò, “per l’esempio di civiltà e generosità che ha fornito aprendo la sua casa a sei giovani profughi giunti a Treviso dopo essere sbarcati a Lampedusa (nella foto due li loro nella casa di Camalò)”: questa la bella motivazione del premio. Lo stesso riconoscimento è andato a Benito Ermes Beltrame, “per il generoso contributo all’integrazione di giovani profughi africani ai quali, pur nella sua avanzata età, si dedica impartendo lezioni di lingua italiana”.

"Se abbiamo detto sì è anche perché viviamo in una comunità che ci ha insegnato ad accogliere, a condividere, nel tanto e nel poco - aveva scritto un paio di mesi fa il prof. Calò in una lettera aperta per spiegare le motivazioni della scelta e ciò che questa ha "innescato" -. Una comunità che, indipendente dal credo e dalle idee politiche, dal colore della pelle, quando c’è da aiutare si tira su le maniche e via, senza distinguo. Il nostro'noi' è un noi grande, fatto di tanti piccoli ma significativi gesti e di tante semplici ma incredibili persone".

Due i premiati per atto di eroismo: Monica Graziana Contrafatto, Caporal Maggiore Scelto, “per l’altruismo e lo spirito di sacrificio con cui nel marzo 2012 ha condotto le operazioni dei propri commilitoni durante un attacco alla base italiana in Afghanistan”. E Sobuj Khalifa, nato in Bangladesh “per il coraggio e la generosità con cui non ha esitato a tuffarsi nel Tevere per salvare una donna caduta in acqua”. Il 12 maggio 2015, benché sprovvisto del permesso di soggiorno e quindi consapevole di poter essere espulso dal territorio nazionale, si è gettato nel Tevere per salvare una donna caduta in acqua all’altezza dell’Isola Tiberina. Per il suo gesto eroico ha ricevuto dal Questore di Roma un permesso di soggiorno per motivi umanitari.

Per l'impegno sul piano internazionale, sono stati premiati Stefano Marongiu, “per la professionalità e l’altruismo con cui ha offerto la propria assistenza medica in Sierra Leone in occasione dell’emergenza da virus Ebola da cui è stato contagiato”. E Alganesc Fessaha, nata ad Asmara (Eritrea), “pil suo impegno nella lotta al traffico degli esseri umani e nell’assistenza ai profughi”. Cittadina italiana di origine eritrea e Presidente dell’Ong Gandhi. E’ impegnata nella lotta al traffico degli esseri umani: ha contribuito a far liberare oltre 3000 profughi rapiti o imprigionati in Sudan, Etiopia, Sinai. Nel 2014 è stata premiata con l’Ambrogino d’oro, la massima benemerenza civica milanese.

Due anche i riconoscimenti per la sicurezza e il contrasto alla violenza sulle donne: Suor Michela Marchetti, “per il suo continuo impegno, anche nell’ambito del Centro anti-violenza di Crotone, a favore delle donne e dei bambini in difficoltà”. Una vita spesa a favore delle persone in difficoltà, in particolare donne e bambini. Dal 2009 dirige “Udite Agar”, centro antiviolenza promosso dalla Cooperativa Sociale Noemi con la collaborazione del Comune di Crotone, della Regione e dell'Arcidiocesi di Crotone. La seconda è Anna Costanza Baldry, nata a Londra, “per la professionalità e costanza con cui dedica le sue ricerche e la sua attività al contrasto alla violenza sulle donne”.

Due i titoli per l'immigrazione e l'emergenza sbarchi: Regina Egle Liotta, “per il contributo che attraverso l’Ong Moas offre nella localizzazione e assistenza dei migranti in difficoltà nel Mediterraneo”. Nel 2014, insieme al marito Christopher, fonda Moas – Migrant Offshore Aid Station, una Ong  con sede a Malta che, con una nave da spedizione, droni, gommoni e una squadra di soccorritori (incluso personale sanitario) localizza e assiste i migranti in difficoltà nel Mediterraneo. Ad oggi sono circa 4.500 le vite salvate. Poi Catia Pellegrino, “per la competenza e la sensibilità con le quali ha coordinato numerosi drammatici salvataggi in alto mare nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum”. Prima donna comandante di una nave militare, dal 2014 è Ufficiale al comando del pattugliatore Libra con il quale, nell’ambito della Missione Mare Nostrum, ha coordinato molti drammatici salvataggi in alto mare. Dalla sua esperienza è stata tratta una web serie dal titolo “La scelta di Catia – 80 miglia a sud di Lampedusa”, trasmessa su Rai3 da ottobre 2014.

Ancora due i premi sul campo della legalità. Maurizio Fiasco, “per la sua attività di studio e ricerca su fenomeni quali il gioco d’azzardo e l’usura, di grave impatto sulla dimensione individuale e sociale”. E Daniele Marannano, “per il vivace impegno a favore della legalità e l’intensa opera di sensibilizzazione portata avanti anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie”. Nel 2004 fonda l’Associazione Antiracket Addiopizzo per la promozione di un’economia libera dalla mafia.

Due sono i premiati anche per la “scuola solidale”: Daniela Boscolo, “per il suo quotidiano impegno a favore dell’inclusione socio-scolastica degli alunni con disabilità”. E Luciana Tredici (in Marazzi), “per la generosità e lo spirito di servizio con cui nel corso della sua carriera scolastica ha sostenuto ragazzi in difficoltà”. Durante l'occupazione tedesca di Roma, insieme alla sua famiglia, ha nascosto e  salvato una famiglia di ebrei e un dirigente partigiano. Insegnante di lettere fino all’età di 70 anni, ha sostenuto gratuitamente, in orario extrascolastico, ragazzi disabili e con problemi di apprendimento. Da quando è in andata in pensione si è dedicata al volontariato, in particolare all’insegnamento dell’italiano agli immigrati.

SEGUICI
EDITORIALI
archivio notizie
10/04/2025

Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...

TREVISO
il territorio