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Giornata mondiale dell’Alzheimer: nuovi orizzonti di prevenzione

Il 21 settembre l’Ulss 2 Marca Trevigiana propone un convegno sul tema, mentre l’Ulss 4 programma un mese di eventi, tra presentazioni di libri, mostre fotografiche e concorsi. In Veneto, nel 2022, seguite quasi 67 mila persone

Nel 2022, in Veneto, i soggetti affetti da demenza che si sono rivolti ai servizi sanitari e sociali sono 65.746, un dato peraltro ritenuto sottostimato dagli esperti. Di questi il 68% sono di sesso femminile e il 98% ha più di 65 anni.

Questo quadro di estrema sintesi ha fatto da sfondo al simposio “Il change management del disturbo neurocognitivo, nuovi orizzonti nella prevenzione” nel corso del quale esperti e operatori del sistema sanitario veneto si sono confrontati sullo stato dell’arte di questa malattia, e sulle prospettive di prevenzione e cura, di fronte all’assessora regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, in occasione della settimana internazionale dell’Alzheimer.

“Il disturbo neurocognitivo rappresenta una priorità di Sanità Pubblica a livello mondiale, come è una priorità nella nostra agenda regionale – ha sottolineato la Lanzarin che ha aperto i lavori del convegno – negli ultimi anni Piano d’azione globale sulla risposta sanitaria pubblica alla demenza (2017-2025) ha sottolineato la necessità di implementare piani nazionali e regionali che contemplino strategie preventive specifiche. Questo evento regionale si lega alla giornata mondiale dell’Alzheimer, e quest’anno punta l’accento sull’importanza della prevenzione nell’approccio al Disturbo Neurocognitivo. Sul tema della prevenzione, a livello regionale, sono state sviluppate negli ultimi anni molteplici progettualità innovative che mettono in primo piano sia l’attività fisica sia la corretta stimolazione delle funzioni cognitive – conclude Lanzarin – tecnologia, l’arte, la lettura, l’esercizio fisico sono i percorsi da privilegiare, tenendo conto, e su questo la Regione sta mettendo in campo iniziative interessanti che coinvolgono non solo il contesto familiare, ma anche la comunità in un ambito proattivo ed inclusivo”.

“Nel corso degli anni, in Veneto, abbiamo creato una vasta ed efficiente rete di assistenza e cura per i malati di Alzheimer e dei disturbi neurocognitivi _ ha aggiunto la Lanzarin - ma ora rivolgiamo lo sguardo anche alla prevenzione, grazie alla quale è possibile arrivare a una diagnosi precoce, rallentare il corso della malattia, definire migliori percorsi di presa in carico”.

Le sette raccomandazioni per prevenire la demenza sono in qualche modo connesse ai corretti stili di vita indicati nel Piano di Prevenzione della Regione Veneto: fare attività fisica, non fumare o smettere, seguire una dieta mediterranea, ridurre gli alcolici, controllare il proprio stato di salute complessivo, mantenere un peso corporeo ottimale, sviluppare una ricca attività mentale.

Imponente è comunque l’attività svolta sul territorio dall’organizzazione sociosanitaria della Regione Veneto. Nella Regione Veneto sono attivi 37 CDCD, centri specialistici di riferimento per la diagnosi e la cura delle persone con DNC che si articolano in 58 ambulatori capillarmente distribuiti nel territorio regionale di cui 43 ospedalieri afferenti alle UO di Geriatria (18) e di Neurologia (17) e 15 territoriali afferenti alle Cure Primarie, 7 Integrati e 1 afferente all’UO di Psichiatria. Il Centro Regionale per lo studio e la cura dell’invecchiamento Cerebrale (CRIC) rappresenta il Centro di secondo livello per le diagnosi più complesse e dove si offre terapia riabilitativa.

Il paziente con disturbo neurocognitivo può accedere a diversi servizi appropriati alle varie fasi della malattia.

152 Centri sollievo dedicati alle persone in fase lieve e moderata di malattia, accolgono 1470 utenti, 63 con disturbo cognitivo ad esordio giovanile, supportando 1400 caregiver. I centri sono sostenuti anche grazie al supporto di volontari e al coinvolgimento di 229 Comuni in integrazione con le AULSS.

Per quanto riguarda la residenzialità, dei 42 mila ospiti delle RSA, il 50% ha una diagnosi codificata di demenza, ma il 76% presenta un declino cognitivo alla valutazione cognitiva d’ingresso. L’83% ha oltre 75 anni, il 97% degli ospiti ha uno stato funzionale compromesso, quindi è dipendente nella quotidianità.

I Progetti Sollievo ora attivi sul territorio sono 200, dei quali 180 dedicati a persone con demenza e 20 a pazienti affetti da Parkinson. Gli utenti con demenza nei Centri di Servizio per Persona non autosufficienti sono il 44%, percentuale che sale al 54% nei Centri Diurni.

Il 21 settembre, giornata dedicata a queste patologie, l’azienda sanitaria Ulss 2, Marca trevigiana ha organizzato, all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, il convegno sul tema “La prevenzione del decadimento cognitivo per un invecchiamento di successo”. In un contesto globale nel quale non esistono ancora, a tutt’oggi, terapie risolutive per le demenze, un approccio condivisibile è quello di investire sulla prevenzione attraverso la promozione di più salutari stili di vita. I fattori favorenti un invecchiamento di successo saranno illustrati attraverso l’esposizione di due studi osservazionali, il “Treviso Longeva (TRELONG) Study” e lo studio “Centenari a Trieste” (CaT). Nel corso dell’evento saranno affrontati i meccanismi attraverso i quali il diabete e le altre malattie metaboliche incidono sull’insorgenza della demenza. Ampio spazio verrà inoltre dedicato agli effetti protettivi svolti dall’aderenza alla dieta mediterranea. L’evento esporrà anche il ruolo che i sintomi depressivi svolgono nel peggiorare le funzioni cognitive. Sarà dato risalto, inoltre, all’effetto di prevenzione costituito dalle attività di socializzazione quali la lettura in gruppo. L’iniziativa formativa evidenzia il ruolo fondamentale che una buona mantenuta capacità uditiva ha nella prevenzione della demenza e nel mantenimento di una buona qualità della vita.

Nel territorio dell’Ulss 2 si stimano oltre 14.000 pazienti con demenza, con più di 3.600 nuovi casi ogni anno.

In occasione della “Giornata Mondiale dell’Alzheimer” che ricorre il 21 settembre, nel Veneto Orientale prenderà avvio un mese di iniziative rivolte a combattere la solitudine, aiutare, accogliere le persone con demenza ed abbattere lo stigma nei loro confronti. Si spazierà dalle letture ad alta voce agli incontri pubblici, dalle presentazioni di libri con l’autore alla realizzazione di corner nelle biblioteche comunali, ma ci saranno anche delle vere e proprie novità come formazione negli istituti alberghieri (al Cornaro di Jesolo ed al Lepido Rocco di Pramaggiore) dove psicologi e nutrizionisti dell’Ulss 4 insegneranno ai futuri cuochi e camerieri a gestire le persone con demenza, e inoltre a proporre menù che possono essere di facile consumo per gli anziani e in generale per le persone con demenza. Non solo. Nel corso dell’anno Ulss4, che sta costituendo un gruppo di lavoro e redigendo un protocollo per la gestione di persone con demenza nei pronto soccorso ed in generale in ospedale, formerà anche gli autisti dell’Azienda dei Trasporti del Veneto Orientale (ATVO) nel gestire i passeggeri con demenza.

Queste, ed altre iniziative, rientrano nel progetto “Città amica delle persone con demenza” realizzato da Ulss4 in collaborazione con 10 comuni, 6 centri sollievo, 2 Ipab, librerie e varie associazioni di volontariato del Veneto orientale. La presentazione è avvenuta stamane nella sede dell’Ulss 4, alla presenza dei direttori generale e dei servizi sociali, Mauro Filippi e Paola Paludetti, dei referenti dell’area anziani – servizi alla persona - Giancarlo Maceria e Serenella Manzini.

“Un tema importante e di grande attualità – ha esordito il direttore generale Mauro Filippi - . Se infatti dati nazionali indicano che il declino cognitivo coinvolge il 98% delle persone con più di 65 anni, nel territorio Ulss 4 le persone potenzialmente interessate alla demenza sono 4500. E’ quindi importante gestire questo problema sia in ambito clinico che a livello territoriale. Su questo fronte l’Azienda sanitaria sta investendo molto anche tra le popolazione: siamo partiti dalla giornata dedicata all’Alzheimer ed ora arriviamo a un mese di eventi di sensibilizzazione, informazione e formazione”.

Dal 2021 Ulss4 ha abbracciato “La città amica delle persone con demenza” che è un movimento nato in Gran Bretagna ed ora in forte espansione in Europa, con lo scopo di rendere le città e le comunità sempre più inclusive nei confronti delle persone con demenza e rispettivi familiari.

“Il decadimento cognitivo è un tema sentito nella comunità e lo dimostra l’adesione a questo progetto dei comuni, delle tante realtà locali di volontariato, dei professionisti territoriali – ha aggiunto la dottoressa Paola Paludetti, direttore dei servizi socio sanitari - . Il nostro intento è quello di superare il mese di eventi ed arrivare a parlare di questo tema tutto l’anno, alcune iniziative già vanno in questo senso”.

Un esempio è la mostra fotografica “Fram-menti di memoria” curata dall’artista Andrea Zelio e dalla psicoterapeuta Silvia Vettor, che verrà presentata giovedì 21 settembre, giorno di presentazione del progetto, al centro culturale Da Vinci di San Donà. La mostra sarà itinerante e vari comuni hanno già chiesto di poterla ospitare. Inoltre vari angoli di biblioteche comunali verranno allestite con libri a tema e saranno luogo di letture ad alta voce con il coinvolgimento degli istituti scolastici.

I Comuni che hanno aderito al progetto “Città amica delle persone con demenza” sono: Portogruaro; Pramaggiore; Concordia Sagittaria; Noventa di Piave; Musile di Piave; San Donà di Piave; San Michele al Tagliamento, Caorle, Jesolo, Meolo, Teglio Veneto.

Il programma eventi si articolerà dal 21 settembre al 21 ottobre, nei comuni citati, con inizio giovedì 21 settembre al Caffè Letterario in piazza Indipendenza a San Donà dove verrà presentato il progetto alla presenza dei partner che collaborano alla sua realizzazione.

Concorsi a premi letterario e fotografico. Sono due i concorsi collegati a questa iniziativa: letterario e fotografico, il cui termine di presentazione delle opere è stato fissato al prossimo 30 settembre. I regolamenti per partecipare sono disponibili sul sito internet e sui canali social dell’Ulss 4.

I partner solidali che hanno collaborato alla realizzazione dell’iniziativa sono: Residenza Santa Margherita di Fossalta di Portogruaro; IPAB Monumento ai Caduti in Guerra di San Donà; IPAB Residenza per Anziani G. Francescon di Portogruaro; AUSER centro sollievo “S. Vecchiato”; AUSER centro sollievo “Memory”; Avis Pramaggiore, le associazioni di volontariato I Musili, ANTEAS Veneto Orientale; Condividendo di San Donà di Piave; Il Faro di Caorle; ARCA Pramaggiore, Croce Rossa Italiana comitato di S. Donà.

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