Il Governo Netanyahu
In questo, il Governo di Benjamin Netanyahu, tenuto sotto scacco dalla destra estrema,...
 
 Dopo sei anni di assenza, rinasce la Pro loco di Villorba: il nuovo direttivo è riuscito, infatti, a ristabilire un importante punto di riferimento per il territorio, la cultura e le tradizioni locali. L’organigramma vede Giorgio Zancanaro come presidente, Diego Pietrobon vicepresidente e Marco Fazzini tesoriere e segretario. I consiglieri sono Patrizia Cragnolini, Sara Zancanaro, Mario Crosato, Andrea Dussin, Paolo Pellizzato e Gabriele Zanatta. In occasione di questa “rifondazione”, abbiamo ascoltato le parole del presidente, Giorgio Zancanaro.
Quali sono gli obiettivi principali del nuovo direttivo?
Sono ormai due anni che, con l’Amministrazione comunale, lavoriamo per formare un direttivo e ricreare la Pro loco, qui a Villorba. L’obiettivo è fare qualcosa di concreto per il territorio, in modo diverso da ciò che esisteva in passato. Vogliamo una Pro loco nuova, con una visione moderna e partecipata, che diventi un punto di riferimento per la nostra grande comunità.
E gli obiettivi principali?
Abbiamo voluto creare un direttivo di tutto rispetto, formato da persone qualificate e condivise anche con l’Amministrazione comunale. Ci sono persone di età diverse, dai 30 ai 60 anni, e soprattutto tanti giovani. Ho voluto che nel gruppo ci fossero ragazzi e ragazze della nuova generazione. Ho partecipato con un mio carro al Carnevale di Villorba per ben trent’anni, e voglio trasmettere questa esperienza ai più giovani. L’obiettivo è coinvolgere i ragazzi del territorio e proporre attività che siano alla loro portata, ma anche capaci di unire più fasce d’età.
In che modo la nuova Pro loco si differenzierà dalle altre associazioni del territorio?
A Villorba ci sono già molte realtà che organizzano sagre ed eventi. Noi non vogliamo togliere spazio a nessuno, ma collaborare insieme ad altre associazioni. Siamo qui per offrire supporto, per fare rete e per creare iniziative sempre più ampie, che coinvolgano più persone possibile.
Perché ritiene importante che Villorba abbia una Pro loco?
È fondamentale, soprattutto per gli esercenti e le attività economiche. Anche se ho smesso cinque anni fa, ho collaborato con loro per più di trent’anni, trovando sempre grande disponibilità. Sono persone del territorio, che credono in progetti concreti e che vogliono vedere iniziative di livello. La Pro loco deve, quindi, diventare un riferimento stabile anche per loro, un punto di contatto tra il mondo associativo e quello economico. Villorba è un comune vasto, con tanti abitanti e una popolazione giovane.
Avete già qualche progetto in programma?
Non voglio anticipare troppo, ma entro la fine dell’anno presenteremo un programma dettagliato delle attività che intendiamo realizzare.
Qual è la sua speranza per questo nuovo percorso?
Prima di tutto, credo sia importante fare autocritica. Spesso puntiamo il dito contro gli altri, ma dovremmo chiederci cosa facciamo noi, per primi. Io ho sempre cercato di dare il mio contributo. Ho imparato molto da diverse esperienze e da persone che sono state veri punti di riferimento per me. Ora vorrei che la Pro loco di Villorba diventasse, a sua volta, un punto di riferimento per il paese, per le attività e per i cittadini. Mi aspetto che diventi un luogo di dialogo, collaborazione e fiducia. Una realtà aperta, capace di unire, ascoltare e condividere idee. (Andrea Stevanato)